lunedì 8 maggio 2017

IL MAESTRO PAGHAHAYAG DICE... - Livelli di coscienza: alcune importanti precisazioni

IL MAESTRO PAGHAHAYAG DICE...

Livelli di coscienza: alcune importanti precisazioni 




Prima di tutto occorre capire che quello che intendo per ‘contenitore’ è un sistema di controllo, un’egregora [forma-pensiero], un sistema conformato da regole o da principi. Le regole di convivenza sociale, basate sul giudizio di ciò che è giusto e sbagliato, sono ad esempio ciò che descrive la ‘scatola mentale’, mentre l’insieme di regole morali sulle quali si basa una religione forma ciò che descrive una ‘scatola spirituale’. In questo senso sto parlando di sistemi di controllo, cioè gruppi di persone che condividono le medesime idee e scambiano energia fra di loro, e fra sé e l’egregora, traendone un mutuo senso di benessere attraverso l’illusione di appartenenza ad un gruppo, di inclusione nella società per condivisione degli stessi interessi. Affermo che l’appartenenza ad un gruppo o ad una società è un’illusione poiché non vi è nulla da includere o da escludere. Tutto è Uno: non c’è realmente separazione fra gli individui, né da persona a persona, né da società a società. E’ un po’ come voler dividere le persone in bianchi, neri, asiatici, ecc.: ci sono tante razze solo in apparenza, in realtà esiste un'unica razza, quella umana. Così come esiste un solo mondo e non due o tre o quattro. Tale separazione è del tutto illusoria. 
Vorrei chiarire adesso cosa intendo per risveglio. Vi sono molte persone nel mondo che sono state definite risvegliate, ma hanno caratteristiche diversissime fra di loro, così tanto da rendere il termine piuttosto ambiguo, specialmente per coloro che non considerano le cose in termini di gradazioni. Ci sono infatti molte gradazioni di risveglio, in base a caratteristiche del tutto personali. Quello che però più conta capire è che il risveglio è di fatto una sintonizzazione su una frequenza precisa, caratterizzata da una attività mentale ridotta ed una aumentata disponibilità ad aprirsi in ambiti spirituali. La persona risvegliata, naturalmente in base al proprio grado di risveglio, si sposta gradualmente dai valori morali identificativi della società ai valori propri del sistema spirituale in cui entra. E’ questo il livello in cui la persona cerca Dio fuori di se stesso, rapportandosi con la propria idea di sacro, attraverso idoli e cerimonie, dando così il proprio contributo energetico all’egregora spirituale di cui è entrato a far parte. Sul piano collettivo è il livello più importante, perché permette alla coscienza di spostare il proprio asse da puro egocentrismo verso la progressiva scoperta del senso di unità, permettendo di fatto la salvezza del pianeta, che altrimenti andrebbe sicuramente distrutto. La caratteristica saliente della persona risvegliata è una maggiore accettazione di sé, dovuta ad un inizio di integrazione delle sue parti oscure, e, in allineamento col sistema di controllo spirituale, un comportamento orientato più positivamente, verso il servizio o almeno il rispetto degli altri. 
L’illuminazione è il terzo livello, cioè la fuoriuscita anche dal sistema di controllo spirituale: l’anima è consapevole di se stessa e grida perché vuole la libertà, non vuole più stare dentro ad una scatola, a prescindere dalla sua natura. Ma l’essere, a questo stadio, non è ancora pienamente consapevole della sua anima o, per essere più precisi, non è ancora consapevole di essere l’anima. Così, spesso, l’illuminazione è preceduta da un periodo di profonda crisi spirituale: non ci si riconosce più nel ‘contenitore spirituale’, si percepisce un profondo malessere interiore, ma non si ha il coraggio di uscire dal contenitore. Le sincronicità create dal Sé superiore, ad un certo punto, taglieranno la testa al toro e la persona si troverà improvvisamente a sperimentare il senso della vera libertà: non si ha più bisogno di scambiare energia con nessuno all’interno di un sistema di controllo, non si ha più bisogno di condividere qualcosa, ci si sente perennemente inclusi nel Tutto e non si ha più necessità di sentirsi inclusi in un gruppo. La caratteristica saliente della persona illuminata è l’accettazione della propria parte oscura, che viene ad essere maggiormente integrata nella propria idea di sé. 
Il quarto livello è la realizzazione di Dio, cioè il risultato di una esperienza mistica in cui l’essere inferiore si unisce col proprio centro psichico, col Sé superiore. Il tempo e lo spazio collassano; tutti i personaggi che costituiscono la nostra mutevole personalità improvvisamente cadono, lasciando in piedi solo la nostra vera essenza: l’anima. Questo tipo di esperienza è soggettivo, perciò è improprio parlare della realizzazione di Dio: occorre invece parlare di una realizzazione di Dio… e questa precisazione vale anche per le parole risveglio e illuminazione. Progressivamente, l’essere subisce una forte accelerazione di tutti i processi di evoluzione della coscienza. C’è una purificazione della parte mentale, che diventa sempre più chiara e funzionale, si attivano facoltà intuitive, la consapevolezza aumenta ad una velocità mai sperimentata prima. 





Tratto dal libro di Derren Fox: “Rivelazione - 21 giorni nella verità”, 
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