martedì 30 maggio 2017

LA STRATEGIA DEGLI ILLUMINATI E IL POTERE GLOBALE



LA STRATEGIA DEGLI ILLUMINATI E IL POTERE GLOBALE







Come dice la parola stessa, i cosiddetti ‘Illuminati’ sono i ‘portatori di luce’, quelli che sanno, ma la loro ‘luce’ è, in realtà, ‘Lucifero’ o ‘Satana’. 

Si tratta delle tredici più ricche famiglie del pianeta e sono i personaggi che veramente comandano ogni cosa da dietro le quinte. 

Vengono anche definiti; la Nobiltà Nera, i Decision Makers, coloro che dettano le regole da seguire per Presidenti e Governi. 

La loro principale caratteristica è quella di essere per lo più nascosti agli occhi del pubblico. 

Vantano un albero genealogico che va indietro migliaia di anni e sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione, senza interromperlo. 

Il loro potere risiede nella sapienza occulta (satanismo e magia nera) e nell’economia, uno dei loro motti è: “Il denaro crea potere”. 

Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei Governi e degli organi sovranazionali, primi fra tutti l’ONU ed il Fondo Monetario Internazionale. 

Un esempio del loro modo di operare è l’elezione del Presidente degli Stati Uniti: chi tra i candidati ha più sponsors sotto forma di soldi vince le elezioni, perché con quei soldi ha il potere di ‘distruggere’ l’altro candidato.

E chi sponsorizza il candidato vincente?

Ovviamente gli ‘Illuminati’, attraverso le loro molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi i candidati per mantenere il ‘gioco’ vivo anche se essi hanno già deciso chi sarà il vincitore e a quello assicurano più soldi. 

I loro piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato alla missione di Presidente dall’entourage degli Illuminati fin da quando era giovane.

Qual è l’obiettivo degli Illuminati?

Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per sottomettere il mondo ad una nuova schiavitù, non fisica, ma piuttosto ‘metafisica’ ed affermare il loro credo: la dottrina Luciferica. 

Tale obiettivo non può ovviamente essere conseguito nell’arco di una sola vita, pertanto le sue origini sono antiche e storicamente risalgono almeno al 1700, quando il complotto venne formalizzato attraverso l’elaborazione di veri e propri documenti programmatici. 

Nella prima metà del 1700 l’incontro tra il ‘Gruppo dei Savi di Sion’ e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, portò alla redazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”.

In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto di un sistema economico.

Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt prendendo spunto dai “ Protocolli dei Savi di Sion” elabora all’incirca verso il 1770, “Il Nuovo Testamento di Satana”: un piano che dovrà portare, non più gli Ebrei ma un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati o Banchieri Sovranazionali) ad avere il controllo finale del mondo intero. 

La strategia di Weishaupt era basata su principi molto astuti e spietati. 

Bisognava arrivare alla soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli stessi Illuminati.

Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:

1. Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la religione, l’etnia ecc. Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e indeboliscano.

2. Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all’interno di uno Stato.

3. Scegliere il futuro capo di Stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.

4. Avere il controllo delle scuole (Licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.

5. Assicurare che le decisioni più importanti in uno Stato siano coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.

6. Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione.

7. Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.



Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero reagito cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi ‘liberamente’. 

Da qui il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della Patria, per istituire un Unico Governo Mondiale .

Nel 1871 il piano di Weishaupt venne ulteriormente completato da un suo seguace americano, Albert Pike, il quale elaborò un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale attraverso tre Guerre Mondiali. 
Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo Mondiale. 
Non a caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dell’ONU, che possiamo definire la polizia del mondo degli Illuminati. 

Tornando al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, i quali già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di America, ad avere anche la guida della Russia. 
Quest’ultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi. 
La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i Nazionalisti tedeschi e i Sionisti politicamente impegnati. 

Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina.

La Terza Guerra Mondiale dovrà basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando l’estensione del conflitto a livello mondiale. 

Col passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passò dalla Germania (Francoforte), alla Svizzera, poi all’Inghilterra (Londra) ed infine agli Stati Uniti d’America (New York). 

E’ quindi sin dal 1700 che le famiglie degli Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per raggiungere i propri traguardi.

Ecco un elenco dei fatti principali che negli ultimi tre secoli sono stati architettati, fomentati o finanziati dagli Illuminati:

• la Rivoluzione Francese
• le Guerre Napoleoniche 
• la nascita dell’ideologia Comunista 
• la I Guerra Mondiale 
• la Rivoluzione Bolscevica 
• la nascita dell’ideologia Nazista 
• la II Guerra Mondiale 
• la fondazione dell’ONU 
• la nascita dello Stato di Israele 
• la Guerra del Golfo 
• la nascita dell’Europa Unita…

Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una ‘struttura operativa’, composta da organizzazioni o persone le quali, esercitando del potere, operino più o meno consapevolmente nella stessa direzione. 

Come puoi constatare gli Illuminati controllano o hanno i loro uomini ovunque… possiamo tranquillamente dire che sono i ‘signori del mondo’.

La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi: 

a) la forza del denaro, poiché hanno costituito e controllano il Sistema Bancario Internazionale; 

b) la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società o Associazioni Segrete.

Queste ultime, con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tutt’ora quell’alone di riservatezza necessario al piano degli Illuminati. 

Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Società, sono Satanisti e praticano la magia nera. 

Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse. 

E pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non esiste, anzi, considera ridicolo chi ci crede. 

E’ anche da questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati hanno sviluppato molti metodi per il controllo mentale delle masse.

Per chiarire, ecco qualche esempio:

1. a quanto sembra anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali, fanno parte della rete degli Illuminati. 
2. Molte volte i loro prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono in modo “invisibile” sulla psiche. 
3. Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi tipi di musica, privi di qualsiasi qualità, il cui unico effetto voluto è quello di provocare nei giovani apatia, robotismo, violenza ed essere uno stimolo all’uso di droghe.
4. Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici delle famiglie più ricche del mondo. 
5. I loro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership famigliare è stata passata da uomo a uomo generazione dopo generazione.

Comunque nessun segreto può essere tenuto per sempre e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a qualcuno che, abbandonando l’ordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le informazioni più importanti.

Ecco quindi le tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro le quinte per condurlo al Nuovo Ordine Mondiale:



• ASTOR
• BUNDY
• COLLINS
• DUPONT
• FREEMAN
• KENNEDY
• LI
• ONASSIS
• ROCKFELLER
• ROTHSCHILD
• RUSSELL
• VAN DUYN

• MEROVINGI (famiglie Reali Europee)



lunedì 29 maggio 2017

IL PENSIERO UNICO IN MEDICINA



IL PENSIERO UNICO IN MEDICINA





Oggi una concezione della medicina piuttosto materialistica e fondata quindi soltanto su un aspetto della realtà (che possiede invece infinite dimensioni), è stata globalizzata e resa dominante come fosse l'unica modalità degna di essere perseguita.
Nessuno vuole mettere in dubbio i suoi progressi ma oggi risaltano anche i suoi molti errori ed orrori, insieme all'arroganza di chi si considera detentore di una verità assoluta.
Una nuova religione è nata: lo Scientismo e la sua Chiesa è la Medicina Allopatica, ormai l'unica ad essere riconosciuta ufficialmente, legalizzata e istituzionalizzata in tutto il mondo.
I suoi sacerdoti sono per lo più persone inconsapevoli, molto ben indottrinate negli anni universitari, che agiscono o ispirate da una vera vocazione di aiutare i loro simili, oppure per prestigio, privilegi e denaro.
I primi, a volte divengono eretici, quando si avvedono dell'enorme business che ruota intorno alle grandi case farmaceutiche e di come esse finiscano per monopolizzare la ricerca e qualsiasi documento 'scientifico', a loro esclusivo favore.
Uscire dalla casta è allora come uscire da una setta: coraggiosi coloro tra i medici che lo fanno, poiché rischiano davvero tanto: di essere ridicolizzati, messi alla gogna mediatica ed esclusi da tanti ambienti... la loro carriera potrebbe anche finire così.
Ecco perché è importante sostenerli: devono avere tutto l'appoggio da parte dei cittadini, visto che le istituzioni, mosse soltanto da interessi di potere, li vuole mettere al bando.
Noi siamo per la libertà di cura e nessuno può arrogarsi il diritto di decidere per un altro cosa deve pensare (pensiero unico), in cosa credere (religione unica), come curarsi (medicina unica) e chi servire (governo unico).
Dichiariamo ora, prima che sia troppo tardi, la fine della dittatura su questo mondo.
Innanzitutto interiormente, da dove comincia ogni vera ribellione e poi anche esteriormente attraverso i piccoli gesti e le scelte nel nostro quotidiano.
Non è ancora tardi per creare un nuovo mondo e bisogna trovare il coraggio di sognarlo e crederlo possibile tutti insieme

domenica 28 maggio 2017

PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA MEDICINA



PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA MEDICINA





La medicina non è (ancora) una scienza, tutt'al più si tratta di un'arte basata su una certa visione delle cose che si manifesta, a seconda delle epoche e delle diverse culture, in modo più spirituale o più fisico.
Ippocrate, considerato il 'padre' della medicina occidentale, concepiva almeno tre differenti approcci terapeutici: allopatico (curare un sintomo con il suo opposto), omeopatico (curare un sintomo con il suo simile) e naturopatico (curare attraverso l'alimentazione e tutti i rimedi della Natura).
L'Ayurveda, la medicina tradizionale dell'India, è la forma più antica che sia giunta fino a noi, la quale ha influenzato tutte le medicine dell'Oriente, come quella Tibetana e Cinese.
L'Ayurveda è un metodo integrato, al pari della medicina ippocratica, e comprende anche una parte psicosomatica (comprendere il simbolo espresso dal sintomo): per cui molti ritengono sia il più completo approccio alla salute mai concepito dall'uomo.
Tuttavia in India si dice che questa non sia la medicina più antica, né quella migliore possibile. 
Negli antichi testi, soprattutto nell'India del Sud, si trovano tracce infatti di un modo molto più antico, conosciuto come Medicina dei Siddha, appartenente ad una cultura scomparsa tanto tempo fa, la quale in Occidente viene indicata come civiltà Lemuriana.
Si racconta che nel passaggio, in tempi ormai preistorici, da un'era planetaria a quella successiva, cambiando lo stato di coscienza delle persone non fosse più possibile applicare una medicina tanto avanzata e si dovette creare un nuovo modo, più adatto all'abbassamento delle frequenze vibrazionali: appunto l'Ayurveda.
La moderna medicina occidentale non possiede più nulla del suo illustre passato, anche se viene ancora fatto il famoso (sper)"giuramento di Ippocrate".
Tuttavia, essa è perfettamente adatta ad uno stato vibrazionale molto basso, quale la maggioranza degli esseri umani sembra ancora sperimentare: identificazione con la forma fisica (il corpo) e totale ignoranza dei rapporti energetici, psichici e spirituali con la forma stessa.
Inoltre, avvalendosi delle moderne tecniche scientifiche, essa è riuscita a produrre risultati notevoli soprattutto nel campo della medicina d'urgenza e nella chirurgia e perciò nelle malattie acute.
Mentre si è rivelata un pressoché totale fallimento nella farmacognosia (conoscenza e creazione di farmaci di sintesi) e in quello delle malattie cosiddette croniche.
Non è assolutamente in grado di spiegare la genesi (origine) delle malattie, inseguendo fantomatici virus ed altri agenti patogeni ambientali, che sarebbero la causa di buona parte delle malattie, nonché la struttura e modificazioni dei geni.
I risultati di tale approccio sulle malattie genetiche, ereditarie, autoimmuni e psicosomatiche sono al momento praticamente nulli o comunque trascurabili.
E' evidente ad alcuni che, cambiando il livello di coscienza degli esseri umani, cambierà anche il modo di curarsi e vi sono cose incredibili, inimmaginabili che attendono in un futuro abbastanza prossimo tutti noi, riguardo le possibilità della medicina.
Quando saremo pronti collettivamente accadrà, così come individualmente già è possibile.
Ora la priorità per tutti noi è di lavorare sulle nostre frequenze, cercando di elevarle utilizzando i molti processi che Maestri, esseri di Luce e scuole spirituali ci hanno fatto conoscere.
Un grande futuro nasce da un grande presente: tante persone che vogliono esplorare la loro interiorità a dispetto e anzi utilizzando come base, come 'materia grezza', tutte le situazioni della vita.
Così come si dice che gli antichi alchimisti potessero trasformare il 'vil metallo' in qualcosa di molto più nobile e prezioso.

martedì 23 maggio 2017

MESSAGGI DEI SAGGI



MESSAGGI DEI SAGGI








“Questo vecchio mondo ormai agonizzante va semplicemente accompagnato verso la sua inevitabile fine. 
Sentitevi grati per ciò che avete potuto apprendere in questi ultimi 5000 oscuri anni, avendo fatto esperienza di cosa accade quando la luce non è presente nella vostra coscienza. 
Quelli che ancora non si sentono nauseati da un tale modo di vivere si troveranno a proseguire la loro evoluzione con le medesime modalità. 
Ma coloro che comprendono non dovranno temere nulla, potendo invece spostarsi su un diverso piano vibrazionale. 
La misura è sempre l’esperienza e le capacità acquisite grazie ad essa. 
Se dunque hai sperimentato a sufficienza tutto quello che l’oscurità poteva mostrarti, sei pronto per continuare oltre…”




“Osserviamo, non senza preoccupazione, come molti di voi reagiscano ai moti di cambiamento, dati dalle nuove energie presenti oggi sul Pianeta. 
Sappiamo che non è facile per voi rendervi conto di quanto stia accadendo, poiché vi manca la visione d’insieme. 
D’altro canto è una caratteristica della corrente di vita umana non possedere tale visione, accorgendosi soltanto di qualche frammento… 
Ma è anche la bellezza ed il senso del vostro essere qui, incarnati in una forma apparentemente così limitata nelle sue possibilità. 
E voi che continuate a muovervi e ad agire seguendo le sensazioni ed intuizioni provenienti dal vostro essere più profondo, siete benedetti tra i figli degli uomini. 
Ora vediamo che con sempre maggiore rapidità stia avvenendo una sorta di separazione da parte di alcuni di voi rispetto all’andamento generale del vostro mondo, come una forza che vi spinge a prendere le distanze da ciò che è vecchio, a volte isolandovi dagli altri, facendovi sentire inadeguati o non più appartenenti a questa realtà. 
E’ evidente che tanti fra voi lo stiano vivendo, anche se non sempre in modo lucido e consapevole. 
Come già vi disse Madre Terra in un suo messaggio, non dovete temere questi cambiamenti, ma comprenderli più possibile, cercando di adeguarvi ad essi ancorché di favorirli. 
Vi sono fondamentalmente, come già sapete, due frequenze nell’Universo: una è ciò che voi chiamate ‘paura’ ed è legata al ‘vecchio mondo’, con tutto quello che lo ha contraddistinto: sopravvivenza, lotta per il potere, controllo, dominio, distruzione delle risorse, perdita dei valori umani e sociali, quand’anche dell’anima stessa. 
L’altra frequenza è l’Amore, la quale rappresenta un nuovo mondo ed è al contempo il ‘codice’ per accedervi. 
Non vi è realmente una lotta fra queste due frequenze universali, ma accade che esse si stiano sempre più allontanando fra loro.
Perciò, chi negli ultimi anni ha vissuto con ‘i piedi in due staffe’, non potrà più farlo e diverrà necessario scegliere dove si vuole andare. 
Cari, tutti voi state crescendo, finalmente, e così tanto abbiamo atteso questo momento! 
Ogni crescita si accompagna ad una crisi e noi vogliamo esservi d’aiuto in un frangente così delicato. 
Se sentite ciò che stiamo cercando di comunicarvi attraverso questo messaggio, allora dovete vedere come soggiornare troppo a lungo nella frequenza del ‘vecchio’ non vi faccia stare bene. 
Avete bisogno d’imparare a cercare, riconoscere ed amare invece la frequenza del ‘nuovo’ e dimorare sempre più in essa.
Quella è la vostra vera Casa, intendete? 
Lasciate dunque andare ciò che vi ha tormentati tanto a lungo e mettete in moto la fiducia del vostro cuore. 
Permettete all’Esistenza di portarvi dolcemente nel solo luogo in cui potete davvero sentirvi ed essere al sicuro: dentro di voi. 
Non vi è nulla di quel che ora vedono i vostri occhi che non andrà a mutare e magari svanire ed allontanarsi da voi. 
E più opponete resistenza, più cercate cioè di aggrapparvi a ciò che vuole andarsene, più vi sentirete frustrati, inquieti, confusi e nella sofferenza.

Amati, vi chiediamo con tutto il cuore di non perdere questa occasione: una Nuova Terra vi attende, se sarete capaci di sceglierla consapevolmente. 
Il Divino stesso l’ha approntata per voi, qualora la vogliate con tutto voi stessi. 
Ora non è più il momento di mostrarsi ‘tiepidi’: o si è ‘freddi’ o si è ‘caldi’, ma non è più consentito di restare ‘a mezz’aria’. 
Sappiate che dalla decisione che prenderete dal vostro cuore dipenderà il prossimo futuro.

Voi siete venuti qui per essere i semi del cambiamento sulla Terra.

Ricordatelo.

Grazie all’ Io Sono che voi siete.

I Saggi”

mercoledì 17 maggio 2017

L'IMPORTANZA DI UN MAESTRO


L'IMPORTANZA DI UN MAESTRO






È sempre più diffusa l'idea secondo la quale in questo tempo i Maestri non siano più necessari e che ognuno debba essere maestro di sé stesso, che il maestro è dentro di noi, ecc.

Si dice anche che per trovare te stesso non devi far nulla, basta lasciarsi andare, abbandonarsi al flusso dell'Esistenza.

Tutto ciò non corrisponde al vero, o, per meglio dire, si tratta di una "mezza verità".

E intendiamoci che una mezza verità è pur sempre una bugia...

Parliamo di un viaggio, di una ricerca nel mondo interiore.

Nel mondo interiore non valgono le stesse leggi come nel mondo esterno.

Ciò che nel mondo esterno puoi conquistare a prezzo di grandi sforzi e sacrifici, nel mondo interiore lo ottieni lasciando andare ogni sforzo.

Ma per giungere a quella possibilità, che io chiamo "grado di ebollizione", di sforzi bisogna compierne parecchi.

Per il semplice motivo che il viaggio comincia dall'esterno, dalla periferia (la mente) per arrivare al centro (l'interiorità).

Questa Via non è per i "tiepidi" - diceva un certo Gesù - ed è molto "stretta".

Se ti risparmi non ci arriverai. Devi mettere in campo tutto quello che hai.

Tutto.

Ovviamente parliamo sempre del mondo interiore, non dei tuoi possedimenti materiali.

Solo così si perviene a quel grado di bollitura che permette all'acqua di trasformarsi in vapore.

Tutti sappiamo che cosa succede all'acqua, la semplice acqua, quando giunge ad ebollizione: essa si trasforma, da sola e senza alcuno sforzo.

Ma quanto fuoco c'è voluto per arrivare a quel risultato?

Ebbene per un ricercatore è la stessa cosa: è necessario tanto 'fuoco', tanta passione, tanto sforzo.

E bisogna perseverare in quello sforzo finché non avviene il miracolo: la trasformazione.

Quel miracolo avviene da sé ma la tua parte è impegnarti con tutto te stesso.

E come ci arrivi da solo... come? Visto che non fai che scappare da te stesso, non fai che sabotarti? 

È come se per tutto il tempo accendessi e spegnessi il fuoco da sotto la pentola: così l'acqua non bollirà mai.

Chi ti può realmente aiutare a restare lì, con quello che c'è: ovvero la mente con tutte le sue paranoie, l'ego con i suoi giochi?

Chi ti può convincere a non demordere e a permettere che la mente "impazzisca", creando tutte le sofferenze che è in grado di creare (ciò che fa normalmente) e farti credere qualsiasi cosa con la sua folle immaginazione?

Chi se non qualcuno che ha già attraversato tutto questo e conosce la Via?

Chi se non colui che possiamo chiamare un Maestro?

La maggior parte dei cosiddetti "ricercatori della verità" non ha mai visto la mente in faccia, non si è ancora confrontato con quell'illusione, con quel sognare ad occhi aperti... semplicemente perché ancora non ha accettato un Maestro nella propria vita.

Tutti abbiamo sentito il detto: "Quando il discepolo è pronto il Maestro appare".

È proprio così.

Quando sei veramente pronto per affrontare te stesso (ciò che credi di essere)... quando diventi disponibile, malgrado tutto, a farti portare verso l' "ebollizione", allora potrai crescere davvero.

Di solito occorre un certo grado di disperazione per giungere a quel momento.

Devi aver già provato di tutto e niente ha funzionato: ti rendi conto che da solo non funziona, solo con i tuoi sforzi non ci arrivi.

Altrimenti la mente non vorrà mai convincersi e continuerà a scappare inventandosi vie di fuga sempre più raffinate. 

Magari pensando di essere un grande praticante spirituale o addirittura un maestro...

Ma un vero Maestro può vedere la situazione in cui versi ed è in grado di aiutarti, anche se non puoi capire: ti aiuterà a vivere tutto ciò che hai da vivere finché, senza neppure accorgerti, avrai raggiunto quel grado di bollitura - avendo messo tutto te stesso in questa "ricerca" - e sarai pronto per "spiccare il volo".

Dunque la funzione del Maestro è semplicemente di portarti alla tua "personale ebollizione". 

La sua abilità - ed è qualcosa di estremamente difficile data la natura della mente, dell'illusione - consiste proprio nel farti rimanere o ritornare sul fuoco, permettendoti di "cuocere" a dovere.

Ciò che avviene in seguito non è di competenza di un Maestro: solo il Divino può creare il miracolo della trasmutazione.

Solo il Divino può trasformarti in un essere illuminato.



domenica 14 maggio 2017

MESSAGGIO DI MADRE TERRA



MESSAGGIO DI MADRE TERRA





“Amati figli e figlie,

In questo giorno che per molti è una celebrazione della madre, rivolgo a voi il mio messaggio.

Ben conoscete ormai le condizioni in cui sono costretti a vivere i popoli che abitano la mia superficie, compresi ovviamente gli animali e tutti i regni di questa dimensione.
E, che si sia poveri, benestanti o ricchi, non si trovi pace dentro e fuori di sé.
Nell’arco degli ultimi millenni*, avete perduto ogni connessione con Me e con vostro Padre.
Ciò vi ha resi sempre più deboli, vulnerabili e soggetti come non mai alle fluttuazioni della pensosfera**.
Ma, nonostante tutti gli orrori e le palesi iniquità, delle quali finalmente avete cominciato a rendervi conto, anziché gridare dal profondo della vostra anima per chiedere un mondo nuovo, vi state piuttosto rassegnando e preferite indignarvi o lamentarvi, senza però fare nulla.
Dovete invece chiamare a raccolta tutte quelle energie che ancora non avete disperso inseguendo vane speranze per ribellarvi interiormente e dichiarare con fermezza la fine di tutto questo.
Sì, avete capito bene, figli: tocca a voi dire la parola ‘basta!’ 
E potete star certi che sarà ascoltata.
Vedo e ammiro il coraggio di coloro che lo hanno fatto e che ora si stanno adoperando affinché i loro simili possano fare altrettanto.
Desidero ardentemente che tutti voi possiate riuscire.
Adesso è nelle vostre mani la scelta.
Vi prego di svegliarvi presto dal sogno di sofferenza, figli miei.
A dispetto delle apparenze infatti, avete tutti gli strumenti, gli aiuti e le opportunità per realizzare una Nuova Terra.
I Figli del Padre*** sono giunti a voi perché possiate raggiungere una massa critica sufficiente a spostarvi di vibrazione.
So nel mio cuore che presto sarete in grado di toccare quella possibilità.
Ma non è il momento di dormire questo.
Né di chiudersi nel proprio guscio.
Sarà anzi molto utile per tutti voi, invece di isolarvi e dividervi sempre, aggregarvi più possibile alle persone con le quali entrate in risonanza.
Anche, eventualmente, creando famiglie o comunità di individui che condividono l’intento di una trasformazione interiore.
E’ ora il tempo di avventurarvi sempre più profondamente nella vostra reale essenza.
Vi chiedo altresì di accettare benevolmente la guida dei più anziani fra voi, coloro che hanno già compiuto un certo cammino e possono quindi esservi di aiuto.
Per favore, non siate inutilmente orgogliosi e non lasciatevi confondere dai giochi dell’ego, ma divenitene più coscienti.
Ora molto dipende da come agirete nei giorni e mesi che seguiranno.
Non temete, amati, abbiate fiducia nella Grande Vita che sempre ci accompagna.

Grazie a tutti voi, anime coraggiose, per essere qui.

Vostra madre, Gaia.

♥”



*Circa 5.000 anni fa è cominciato, secondo alcune tradizioni, il Periodo Oscuro. Coincide con l’inizio dell’era patriarcale.

** 'Pensosfera' è il nome che Sri Bhagavan, Avatar della Nuova Era, ha donato alla mente collettiva.

***I grandi Maestri, le Guide dell’umanità.

giovedì 11 maggio 2017

LE ILLUSIONI SUL CAMMINO SPIRITUALE

LE ILLUSIONI SUL CAMMINO SPIRITUALE




Pubblico questo importante articolo che riassume il lavoro della scrittrice statunitense Mariana Caplan.
La dott.ssa Caplan descrive alcune trappole – come la crescita dell’ego, il transfert, l’abuso di potere, la truffa e la dipendenza da stati mistici – che si incontrano lungo il cammino spirituale. Il mito della spiritualità contemporanea messo a nudo.
Negli ultimi 40 anni, l’occidente è stato invaso da una marea di informazioni spirituali che ormai riempiono le pagine dei quotidiani, gli spettacoli televisivi e le riviste patinate a larga tiratura. Classi di meditazione sono offerte alle Nazioni Unite, Hillary Clinton usa tecniche di visualizzazione e rilassamento, lo yoga è insegnato in molte grandi aziende e la vita di celebrità spirituali come Richard Gere, John Travolta e Tom Cruise è frequentemente oggetto della curiosità del pubblico. La spiritualità è diventata non solo popolare, ma anche un grande affare. La New Age è un’industria multimiliardaria, e alcuni dei più famosi guru e maestri spirituali sono tra gli uomini più ricchi degli Stati Uniti.
Il ricercatore contemporaneo, durante il suo cammino spirituale, cade facilmente vittima di un numero enorme di miraggi, che occorre sapere riconoscere e affrontare. Scoprire le illusioni che abbiamo sul cammino spirituale può essere scoraggiante, se non addirittura deprimente, ma rende possibili realizzazioni spirituali che prima ci erano precluse.


Le motivazioni della ricerca dell’illuminazione

Molte persone hanno un’opinione errata sulle motivazioni per le quali hanno cominciato il cammino spirituale. È molto raro che un ricercatore voglia davvero “realizzare Dio” o “servire l’umanità”. La maggior parte delle persone non sa cosa sia la vita spirituale, per non parlare di cosa cercano in essa. Quando uno studente chiese al maestro zen Suzuki Roshi cosa fosse l’illuminazione, egli rispose: “Perché lo vuoi sapere? Magari non ti piacerebbe”.
Spesso un ricercatore spirituale impiega molti anni per rendersi conto di aver cominciato il cammino spirituale per ragioni che ignora totalmente, e che sono molto meno nobili e romantiche di quello che la sua immaginazione romantica pensava. Scoprire la falsità delle proprie motivazioni può essere molto spiacevole e deprimente, e per questo la maggior parte delle persone preferisce nasconderle nell’inconscio. Si continua tranquillamente a credere di voler solo essere “liberi”, “liberati” e “in armonia con tutta la vita”. Ma mettere a nudo la falsità delle motivazioni è un passo prezioso e necessario nel cammino spirituale. Le ragioni più frequenti che portano a scegliere il cammino spirituale sono:

La libertà dal dolore

La maggior parte delle persone comincia il cammino spirituale perché vuole essere libera dal dolore. “Uno dei maggiori fraintendimenti della gente è quello secondo cui il cammino spirituale è una vacanza”, ha detto il maestro tibetano Chögyam Trungpa Rinpoche. Le persone immaginano che il cammino spirituale darà loro la pace mentale, la trascendenza dei problemi, la libertà dalle perversioni psicologiche e la vita eterna. Si crede erroneamente che, meditando abbastanza, facendo un numero sufficiente di posizioni yoga o leggendo una discreta quantità di libri sulla spiritualità, si conseguirà la beatitudine eterna.
“Troppo spesso i neofiti si illudono che la pratica spirituale sia appagante”, dice lo studioso e l’insegnante di yoga Georg Feuerstein; “Si aspettano di diventare felici e di trovare la risposta alle più importanti domande esistenziali, grazie al loro sforzo o a quello dell’insegnante”. Feuerstein fa riferimento a una concezione che ha le sue radici in un fraintendimento di base e nella negazione della condizione umana: una concezione alimentata dalla palude della New Age e della letteratura pseudo-spirituale che invade il mercato confermando le fantasie dei suoi lettori. Anche se è vero che esistono carrettate di tecniche metafisiche che gonfiano l’ego e creano stati temporanei di estasi e beatitudine, questi ultimi non durano mai, e in ultima analisi hanno poco o nulla a che vedere con la vera spiritualità.

L’ambizione spirituale: la volontà di potenza e di controllo

Chi immaginerebbe mai che la presunta vita spirituale – fatta di meditazione e preghiera, dissolvimento estatico in Dio e umiltà davanti alla verità – possa essere un’altra via per cercare il potere e il successo, o una maschera che cela sensi di inadeguatezza? Per molti è proprio così. La realtà è che la ricerca dell’illuminazione nasconde spesso la ricerca del potere, della gloria, del prestigio o di qualche altra forma di successo mondano.
Se un individuo ha come scopo nella vita quello di diventare “qualcuno”, di essere una persona importante (il direttore generale, la star dello sport, la donna manager, la stella del cinema), e poi comincia un cammino spirituale, è più che probabile che la ricerca del potere e della gloria continuerà nel campo spirituale. È così che funziona l’ambizione. Un individuo ambizioso non lo è soltanto in un contesto, ma in tutta la vita, inclusa quella spirituale.
Gli uomini faranno praticamente di tutto per evitare di affrontare la propria debolezza umana; cioè, faranno qualsiasi cosa pur di non affrontare se stessi. La gente pensa che l’«illuminazione» sia uno stato di onnipotenza in cui non solo si sarà in grado di dominare gli altri, ma si terranno sotto controllo le proprie debolezze e difetti umani. Quello che i testi antichi descrivono come lo stato di “conoscenza perfetta” viene interpretato in base all’ideale di perfezione di ognuno, nel quale non c’è posto per la fragilità umana.
L’illuminazione può sicuramente creare dei poteri o una capacità di controllo illusori, o limitati, ma lo sviluppo spirituale va molto al di là del potere e del controllo terreni. Raramente, se non mai, i veri insegnanti spirituali e le persone dalla comprensione profonda parlano della propria vita in termini di controllo di sé o degli altri. Sanno che la vita è piena di imprevisti, e che un’eventuale influenza sulla vita di altre persone in realtà non dipende da loro. Inoltre, riconoscono che il peso di quella responsabilità è tanto grande da far diminuire qualsiasi sensazione di potere personale.

La paura della morte

La gente cerca l’illuminazione perché non vuole morire. Nelle traduzioni dei testi spirituali, l’illuminazione è sinonimo di “immortalità”, “trascendenza” e “stato eterno”. Sono espressioni molto suggestive per chi ha paura della morte, ma se si comprende il contesto in cui furono create, è chiaro che non si fa riferimento all’immortalità dell’ego o del corpo fisico. Tuttavia, gli esseri umani, alla ricerca disperata di una via per evitare la supposta sofferenza della morte, scelgono certi aspetti degli insegnamenti, evitandone altri. Giungono a pensare che l’illuminazione è il cammino verso la vita eterna dell’ego, che identificano come “se stessi”, e non della consapevolezza, che è sempre già eterna.
Quindi, se per caso ci illuminassimo, il nostro ego cesserebbe di esistere; ovvero, l’ego individuale che all’inizio si era messo alla ricerca dell’illuminazione per evitare la morte sarebbe già morto!
Anche se può essere difficile comprendere quanto siano false e inconsapevoli le motivazioni alla base di un cammino spirituale, gli sforzi fatti non sono inutili. Il grande pregio di qualsiasi autentico cammino spirituale (se percorso con l’assistenza di un maestro affidabile) è il fatto che prima o poi trasformerà l’individuo, a prescindere dalle motivazioni di quest’ultimo. Dio (o la Realtà) è sempre più forte dell’ego, e nel lungo termine (anche se può essere un termine veramente lungo) finirà con il prevalere. Il cammino e il maestro usano la debolezza e le ambizioni dell’individuo per creare delle lezioni che alla fine eroderanno quella stessa debolezza e quelle stesse ambizioni, mostrandole per ciò che sono e portando lentamente allo scoperto la purezza che si trova al di là di esse.

Esperienza spirituale o illuminazione?

Un altro errore comune tra i ricercatori sul cammino spirituale è scambiare le esperienze mistiche per l’illuminazione. Quando qualcuno comincia un percorso spirituale, è verosimile che avrà esperienze di estasi, beatitudine, pace, fusione con tutta la vita e visioni. Uno degli errori più frequenti compiuti dai neofiti è credere che queste esperienze siano lo scopo del cammino. In realtà, in giro ci sono molti maestri, sinceri ma falsi, che insegnano sulla base di una o più di queste esperienze.
Studiando le varie tradizioni esoteriche e occulte, l’assurdità di queste pretese diventa ovvia, perché comprenderemo subito come sia sufficiente la tecnica giusta (il digiuno, la visualizzazione, il “mind-control” e così via) per provocare tali esperienze. Anche se queste ultime possono essere fonte di ispirazione ed elevazione, e possono addirittura essere il catalizzatore che ci porta sul cammino spirituale, è chiaro che la spiritualità non consiste in esse.
Coloro che conoscono l’autentica spiritualità non si lasciano impressionare nemmeno da una camminata sull’acqua. Sanno che lasciarsi incantare da questi spettacoli vuol dire allontanarsi dal vero cammino spirituale. Benché le esperienze psichiche come l’estasi, la beatitudine e la sensazione di fusione non siano nocive o pericolose, e alle volte possano anche essere utili, vanno analizzate con grande cura. Occorre mettere costantemente in dubbio le conclusioni cui si è tentati di giungere dopo tali esperienze. È troppo facile pensare di essere straordinari o importanti solo perché sono avvenute queste esperienze.

Il guru interiore e altre verità spirituali lapalissiane

Tra tutte le comuni verità lapalissiane, quella del guru interiore è una delle più ingannevoli. Anche se l’espressione “guru interiore” indica qualcosa che esiste davvero, molti di coloro che dicono di seguire il guru interiore in realtà non lo stanno facendo. Per udire e seguire l’impegnativa guida di un guru interiore è richiesta una grande maturità umana e spirituale, che si conquista con anni di pratica spirituale, e non leggendo un libro o ascoltando un combattente New Age che proclama il messaggio.
Il motivo principale per cui la gente si volge al guru interiore è la pigrizia e il disinteresse verso la trasformazione genuina. Il guru esteriore – il vero maestro spirituale – porterà in crisi l’ego e metterà a nudo tutto ciò che è falso, cosa impossibile al guru interiore. La vita interiore degli esseri umani consiste in una grande moltitudine di voci (molte delle quali decisamente nevrotiche) e l’ego è ben felice di dare a una di esse gli abiti del monaco, un tono di voce suadente e il titolo di “guru interiore”. Tali guru interiori, conosciuti anche come il “sé interiore”, il “vecchio saggio interiore” o il “profondo sé”, sono noti per permettere alle persone tutto ciò che vuole il loro ego (una vacanza dispendiosa, per esempio, una nuova Ferrari, la manipolazione degli altri “per il bene più elevato” ecc.), sempre in nome della vita spirituale. È molto più facile perdonare i nostri errori se siamo stati “guidati”, rinunciando quindi ad assumerci la responsabilità delle conseguenze. Se la guida dà risultati positivi, diventiamo degli eroi per aver ascoltato e seguito la voce; se le cose non funzionano, siamo semplicemente vittime dei desideri della voce interiore. In un modo o nell’altro, noi non siamo mai responsabili.
Molto simile alla voce interiore è il “seguire il proprio cuore”. È vero che alla fin fine dobbiamo seguire il nostro cuore e che quest’ultimo non mente, ma come facciamo a sapere quando lo stiamo ascoltando? Molte persone non hanno idea di cosa sia il loro cuore, non lo hanno mai percepito né udito parlare. La maggior parte dei messaggi che attribuiscono al cuore, in realtà, vengono dalla mente, che è capacissima di parlare con tono amorevole, delicato e anche “con il cuore in mano”.
Quando le persone ignorano la quantità di “voci interiori” esistenti in loro (inclusa la voce del proprio “cuore”) e non sanno nulla della tendenza dell’ego a corrompere ogni aspetto della personalità per sabotare la crescita spirituale, cadono facilmente vittima delle seduzioni del guru interiore. Alla fine, esse si defraudano di quella crescita e trasformazione che volevano trovare cominciando questo cammino.
Un’altra delle pericolose verità lapalissiane in voga tra i neofiti contemporanei è il ritornello “tutto è un’illusione” e i suoi derivati. Seguendo la logica della mente duale, se tutto è un’illusione, non importa fare del male agli altri o distruggere il nostro corpo con le droghe o l’alcol, perché il corpo non è reale. Se la vita non è altro che un sogno, perché non arraffiamo tutto ciò che possiamo, senza preoccuparci delle persone che calpesteremo nel fare questo e di coloro che diventeranno poveri a causa del nostro egoismo? Se tutto è uguale, non esiste male e bene, giusto e sbagliato: quindi, perché non barare, mentire e rubare?
Coloro che usano indiscriminatamente queste idee prese dalla “realtà assoluta” non capiscono che quest’ultima non nega in alcun modo la realtà relativa. La non-dualità non cancella la dualità. Chi comprende davvero il significato di espressioni come “il guru interiore”, “tutto è uno” e “il maestro è ovunque”, non si vanta mai di queste verità in reazione a una sfida alla sua psiche (al contrario di chi ne ha avuto solo un’intuizione profonda ma fugace). Al contrario, la bellezza della realtà che ha intravisto lo rende più umile, spingendolo a mettersi al servizio e a partecipare maggiormente al mondo in cui viviamo. Come ha detto un altro maestro zen: “Non puoi vivere a lungo nel mondo di Dio: non ci sono né ristoranti né toilette”.

Falsi maestri e falsi studenti

Infine, arriviamo all’argomento dei maestri e i loro discepoli. Che li si chiami guru, maestri, guide o amici spirituali, due cose apparentemente opposte si possono dire su di loro senza ombra di dubbio. Innanzitutto, per raggiungere le vette più alte del cammino spirituale è necessario un maestro; secondo, per ogni maestro autentico, esistono letteralmente migliaia di ciarlatani. Se pensiamo che chiunque sappia declamare eleganti verità spirituali, affermi di essere un “tulku” tibetano o ci prometta l’illuminazione in un week end sia un maestro autentico, stiamo gettando le basi per la nostra futura delusione. Inoltre, è probabile che in futuro dubiteremo di tutti gli insegnanti spirituali, quando in realtà è stata la nostra inadeguatezza di studenti a renderci incapaci di distinguere tra i veri maestri e i ciarlatani.
Il compianto santo indiano Swami Muktananda ha detto che il mercato dei falsi maestri è in crescita perché è in crescita il mercato dei falsi studenti. Arnaud Desjardins, maestro spirituale francese ed ex cineasta, sollecita i neofiti a chiedersi non se il loro maestro è autentico, bensì: “Sono un discepolo?”. Gli studenti spirituali disillusi passano la vita a puntare il dito contro i falsi maestri e a negare la necessità di un maestro vivente ed esteriore, ma la verità è che loro stessi non sono riusciti a essere quel tipo di studente necessario ad attirare un maestro autentico.
Il punto sta nell’essere implacabilmente onesti con sé stessi sui motivi per i quali stiamo cercando un maestro, e cosa ci aspettiamo da lui. Se cominciamo la vita spirituale perché vogliamo trovare un nuovo partner sexy, forse non abbiamo affatto bisogno di un maestro. Se pratichiamo la meditazione perché vogliamo essere più sicuri di noi stessi e avere più potere personale, andrà bene qualsiasi insegnante carismatico. Ma se siamo sul cammino spirituale perché stiamo cercando di realizzare il nostro potenziale più elevato, avremo bisogno di un maestro autentico, e per trovarlo dobbiamo diventare discepoli autentici.
Talvolta, per imparare il discernimento e la discriminazione sul cammino spirituale, dobbiamo incontrare una serie di falsi insegnanti. Così impareremo a distinguere tra il falso e l’autentico. In ultima analisi, dobbiamo assumerci la responsabilità di essere finiti con degli insegnanti falsi, perché in noi c’era qualcosa che ci ha impedito di vedere con più chiarezza. Solo allora potremo proseguire sul cammino spirituale con più lucidità.

Un cammino confuso

Le splendide luci delle esperienze mistiche e dell’estasi segnano spesso l’inizio di un cammino spirituale, la cui fine promette di essere ugualmente soddisfacente. Nel mezzo, però, esso è confuso. È tale perché nulla è certo riguardo l’evoluzione spirituale. A un certo stadio, la visione mistica può costituire un’ispirazione fondamentale per il nostro progresso, mentre a un altro stadio la stessa visione può essere una scusa per affermare prematuramente di esserci illuminati. La nostra voce interiore può darci la guida necessaria o riempirci di bugie. Possiamo trovarci a disagio con il nostro maestro perché è un ciarlatano, oppure perché sta portando alla luce parti del nostro ego che preferiremmo evitare. In quest’ultimo caso, diciamo che il maestro è un ciarlatano, quando in realtà è la nostra falsità che è stata portata alla luce.
Il cammino spirituale è un processo di graduale disillusione nel quale tutte le nostre idee riguardo chi siamo, cos’è la vita, cos’è Dio, cos’è la Verità e cos’è lo stesso cammino spirituale vengono smontate e distrutte. È anche un cammino entusiasmante, perché questa opera di smantellamento alla fine ci lascerà con la nuda Verità, che è l’unica cosa che alla fine può soddisfarci.
Il cammino spirituale è vivo; muta e si evolve davanti ai nostri occhi. Poiché sul nostro progresso e le nostre conquiste spirituali non possiamo avere certezze, il nostro compito è affrontare totalmente e senza compromessi le sfide che si presentano di fronte a noi. Se le nostre motivazioni sono serie (non solo riguardo la nostra evoluzione spirituale, ma anche riguardo il nostro impegno verso una genuina cultura spirituale in occidente), non possiamo accontentarci di un falso, la spiritualità New Age (per quanto essa possa essere confortante). La spiritualità autentica ci sta aspettando.







Mariana Caplan è counselor, antropologa culturale e autrice di un libro in cui mette in discussione molti aspetti della spiritualità occidentale. Esso, (Halfway up the Mountain: the Error of Premature Enlightenment), che secondo “Publishers Weekly” solleva molti dubbi sulle vere “motivazioni degli incantatori di serpenti dell’era moderna”, spinge i ricercatori spirituali a pagare il giusto prezzo per la dura strada verso l’illuminazione.

Copyright originale Kindred Spirit, www.kindredspirit.co.uk per gentile concessione.

Il sito web dell’autrice è http://www.realspirituality.com/

Traduzione di Gagan Daniele Pietrini

Copyright per la traduzione Italiana: Innernet.

mercoledì 10 maggio 2017

IL MAESTRO PAGHAHAYAG DICE... Livelli di coscienza e ‘contenitori’: ulteriori chiarimenti

IL MAESTRO PAGHAHAYAG DICE...

Livelli di coscienza e ‘contenitori’: ulteriori chiarimenti






La grazia, distribuita dal maestro spirituale, grazie al raggiungimento di un elevato stato di coscienza, è di fatto un tipo di energia con una specifica frequenza che tende ad avere un effetto stabilizzante su uno stato di risveglio che altrimenti risulterebbe transitorio. 




Domanda: “E in tutte queste tappe, la conoscenza serve sempre come elemento stabilizzante?” 

Paghahayag: “La conoscenza deve sempre essere intesa come elemento stabilizzante. Ciononostante, l’essere può passare dal primo al secondo livello, ovvero risvegliarsi, anche con una conoscenza estremamente ridotta. In questo caso però è necessario l’apporto di un altro elemento stabilizzante, comunemente chiamato nelle diverse tradizioni spirituali: grazia, benedizione, diksha, ecc. La grazia, distribuita dal maestro spirituale, grazie al raggiungimento di un elevato stato di coscienza, è di fatto un tipo di energia con una specifica frequenza che tende ad avere un effetto stabilizzante su uno stato di risveglio che altrimenti risulterebbe transitorio. Il pregio di tale strumento è che è altamente funzionale per finalità di tipo collettivo, in quanto la conoscenza è praticamente impossibile da diffondere in maniera uniforme alla collettività, mentre l’energia, in questa forma, è facilmente accessibile tramite la sintonizzazione con mudra, riti o cerimoniali, o molto più semplicemente col pensiero rivolto al maestro. Il limite di questo strumento è che opera una stabilizzazione dello stato di risveglio solo fino a che permane la sintonizzazione, almeno periodica, della persona, all’interno del contenitore.” 

Domanda: “Quindi ci sono due sistemi di controllo?” 

Paghahayag: “I sistemi di controllo in realtà sono tre: il mentale, lo spirituale e il biochimico. Dei primi due abbiamo già parlato. Il terzo è un sistema di controllo a livello potenziale, nel senso che il controllo può essere esercitato sulla persona da parte della società, ma ciò dipende molto dal contesto. E’ un sistema fisso, in quanto si basa sul fatto che l’entità si trova legata a un corpo fisico, il quale risponde ad un funzionamento basato sulla biochimica. Tuttavia il fattore più rilevante è costituito dall’insieme delle convinzioni con cui nasce la persona. Abbiamo già parlato del sistema di credenze-convinzioni-schemi di pensiero che determina la nostra maniera di sperimentare la realtà sul piano fisico. Le convinzioni, in particolare, rappresentano l’insieme di quelle credenze fondamentali che servono fin dalla nascita per definire la realtà in cui ci si trova ad esistere: sono credenze primarie, le più solide ed ancorate profondamente nel subconscio. Ad esempio, una convinzione di base è che senza alimentarsi non si possa sopravvivere. La diretta conseguenza di tal modo di definire la realtà fa sì che un bambino appena nato, pur senza ancora aver avuto la possibilità di assimilare credenze dal mondo esterno, muoia se lasciato senza cibo. Capisci che in questo senso le convinzioni sono fondamentali e sono strettamente correlate alla biochimica, al funzionamento cioè del corpo fisico…” 

Domanda: “Come e quando entrano le convinzioni nel subconscio?” 

Paghahayag: “Succede per lo più durante la gestazione e le informazioni vengono prese direttamente dall’ambiente esterno, usando la madre come tramite. In altre parole immagina un bambino che nasce in un ambiente dove vi è abbondanza di cibo ed un altro bambino che nasce in un ambiente dove invece vi sia carenza di cibo: il primo riceverà, attraverso la madre, informazioni rispetto all’ambiente in cui nascerà del tipo “abbondanza di cibo”, mentre il secondo riceverà informazioni di carenza. Ora, il risultato di tale imprinting sarà che il primo bambino chiederà molto cibo , mentre il secondo ne chiederà poco.” 

Domanda: “Chi ha avuto al realizzazione di Dio, dato che approda al quarto livello, si libera anche dal sistema di controllo biochimico, oltre che dai primi due?” 

Paghahayag: “Non subito. Quello che succede è che la persona subisce una forte accelerazione di tutti i processi catalitici che portano ad esperienziare quello che ancora rimane da integrare nell’essere. Vengono quindi forniti tutti gli strumenti affinché si realizzi più velocemente possibile una stabilizzazione energetica dello psichico nel fisico. Quindi, per rispondere alla tua domanda, la realizzazione di Dio dona la possibilità di uscire consapevolmente anche dal sistema di controllo biochimico, in tempi e modi ampiamente soggettivi.” 

Domanda: “Non c’è un sistema di controllo psichico?” 

Paghahayag: “C’è, ma non lo si può paragonare agli altri tre. Attraverso il mentale, le masse possono essere facilmente distratte; attraverso lo spirituale le masse possono essere condotte a fare le ‘guerre sante’; attraverso il biochimico le masse possono essere portate a lavorare sempre di più, per sopravvivere, in quanto alimentarsi è un necessità. Lo psichico invece è un sistema che può essere controllato soltanto dal Sé superiore, a sua volta collegato alla Fonte Suprema, quindi il fine è positivo anziché negativo, e individuale anziché collettivo.” 

Domanda: “Ben venga, allora, il sistema di controllo psichico…” 

Paghahayag: “Ben venga!” 




Tratto dal libro di Derren Fox: “Rivelazione - 21 giorni nella verità”, disponibile su Amazon: 


Per contatti con l’Autore: 
paghahayag@gmail.com

lunedì 8 maggio 2017

IL MAESTRO PAGHAHAYAG DICE... - Livelli di coscienza: alcune importanti precisazioni

IL MAESTRO PAGHAHAYAG DICE...

Livelli di coscienza: alcune importanti precisazioni 




Prima di tutto occorre capire che quello che intendo per ‘contenitore’ è un sistema di controllo, un’egregora [forma-pensiero], un sistema conformato da regole o da principi. Le regole di convivenza sociale, basate sul giudizio di ciò che è giusto e sbagliato, sono ad esempio ciò che descrive la ‘scatola mentale’, mentre l’insieme di regole morali sulle quali si basa una religione forma ciò che descrive una ‘scatola spirituale’. In questo senso sto parlando di sistemi di controllo, cioè gruppi di persone che condividono le medesime idee e scambiano energia fra di loro, e fra sé e l’egregora, traendone un mutuo senso di benessere attraverso l’illusione di appartenenza ad un gruppo, di inclusione nella società per condivisione degli stessi interessi. Affermo che l’appartenenza ad un gruppo o ad una società è un’illusione poiché non vi è nulla da includere o da escludere. Tutto è Uno: non c’è realmente separazione fra gli individui, né da persona a persona, né da società a società. E’ un po’ come voler dividere le persone in bianchi, neri, asiatici, ecc.: ci sono tante razze solo in apparenza, in realtà esiste un'unica razza, quella umana. Così come esiste un solo mondo e non due o tre o quattro. Tale separazione è del tutto illusoria. 
Vorrei chiarire adesso cosa intendo per risveglio. Vi sono molte persone nel mondo che sono state definite risvegliate, ma hanno caratteristiche diversissime fra di loro, così tanto da rendere il termine piuttosto ambiguo, specialmente per coloro che non considerano le cose in termini di gradazioni. Ci sono infatti molte gradazioni di risveglio, in base a caratteristiche del tutto personali. Quello che però più conta capire è che il risveglio è di fatto una sintonizzazione su una frequenza precisa, caratterizzata da una attività mentale ridotta ed una aumentata disponibilità ad aprirsi in ambiti spirituali. La persona risvegliata, naturalmente in base al proprio grado di risveglio, si sposta gradualmente dai valori morali identificativi della società ai valori propri del sistema spirituale in cui entra. E’ questo il livello in cui la persona cerca Dio fuori di se stesso, rapportandosi con la propria idea di sacro, attraverso idoli e cerimonie, dando così il proprio contributo energetico all’egregora spirituale di cui è entrato a far parte. Sul piano collettivo è il livello più importante, perché permette alla coscienza di spostare il proprio asse da puro egocentrismo verso la progressiva scoperta del senso di unità, permettendo di fatto la salvezza del pianeta, che altrimenti andrebbe sicuramente distrutto. La caratteristica saliente della persona risvegliata è una maggiore accettazione di sé, dovuta ad un inizio di integrazione delle sue parti oscure, e, in allineamento col sistema di controllo spirituale, un comportamento orientato più positivamente, verso il servizio o almeno il rispetto degli altri. 
L’illuminazione è il terzo livello, cioè la fuoriuscita anche dal sistema di controllo spirituale: l’anima è consapevole di se stessa e grida perché vuole la libertà, non vuole più stare dentro ad una scatola, a prescindere dalla sua natura. Ma l’essere, a questo stadio, non è ancora pienamente consapevole della sua anima o, per essere più precisi, non è ancora consapevole di essere l’anima. Così, spesso, l’illuminazione è preceduta da un periodo di profonda crisi spirituale: non ci si riconosce più nel ‘contenitore spirituale’, si percepisce un profondo malessere interiore, ma non si ha il coraggio di uscire dal contenitore. Le sincronicità create dal Sé superiore, ad un certo punto, taglieranno la testa al toro e la persona si troverà improvvisamente a sperimentare il senso della vera libertà: non si ha più bisogno di scambiare energia con nessuno all’interno di un sistema di controllo, non si ha più bisogno di condividere qualcosa, ci si sente perennemente inclusi nel Tutto e non si ha più necessità di sentirsi inclusi in un gruppo. La caratteristica saliente della persona illuminata è l’accettazione della propria parte oscura, che viene ad essere maggiormente integrata nella propria idea di sé. 
Il quarto livello è la realizzazione di Dio, cioè il risultato di una esperienza mistica in cui l’essere inferiore si unisce col proprio centro psichico, col Sé superiore. Il tempo e lo spazio collassano; tutti i personaggi che costituiscono la nostra mutevole personalità improvvisamente cadono, lasciando in piedi solo la nostra vera essenza: l’anima. Questo tipo di esperienza è soggettivo, perciò è improprio parlare della realizzazione di Dio: occorre invece parlare di una realizzazione di Dio… e questa precisazione vale anche per le parole risveglio e illuminazione. Progressivamente, l’essere subisce una forte accelerazione di tutti i processi di evoluzione della coscienza. C’è una purificazione della parte mentale, che diventa sempre più chiara e funzionale, si attivano facoltà intuitive, la consapevolezza aumenta ad una velocità mai sperimentata prima. 





Tratto dal libro di Derren Fox: “Rivelazione - 21 giorni nella verità”, 
disponibile su Amazon: