sabato 17 novembre 2018

IL CORNACCHIONE ED IL POPOLO TONTOLONE!

SCHIAVI DEL SISTEMA 

 

Attenzione: quello di cui verrete a conoscenza, proseguendo nella lettura, cambierà completamente la vostra visione del mondo. La politica vi sembrerà tutta una farsa ed inizierete ad intuire chi possiede veramente il potere di far crescere o di annientare le economie di interi Stati. Quando avrete capito i meccanismi dell' incredibile trappola nella quale siete invischiati, vostro malgrado, anche voi, NON POTRETE PIU' TORNARE INDIETRO!. Se ritenete di essere pronti per sapere la verità proseguite pure. Se non volete aggiungere una preoccupazione (molto grossa) a quelle che già avete, fate dietro-front e RIMANETE TRANQUILLAMENTE NELL'IGNORANZA, è comunque un vostro diritto.

Partiamo con alcune domande fondamentali. Provate a dare una risposta a questi quesiti apparentemente banali, magari pescandola da quanto avete appreso a scuola, oppure leggendo i giornali o ascoltando la TV, la radio ecc... Probabilmente avrete qualche difficoltà a rispondere con sicurezza!

1) Di chi è il denaro (compreso quello che avete nel portafoglio)?

2) Dove prende i soldi una banca quando ve li presta?

3) Cos'è l'interesse sul prestito applicato dalla B.C.E.?

4) Cos'è il debito pubblico? A chi dobbiamo tutti quei soldi? Perché aumenta sempre?

L'unico sistema per capire la complessa meccanica dell'economia mondiale è riportare tutto ai minimi termini e ragionare con dei modelli semplici. Magari leggendoci una simpatica favoletta per bambini... 


IL CORNACCHIONE ED IL POPOLO TONTOLONE! 



 

Immaginate una società in piccolo. Diciamo un paesino composto da un centinaio di abitanti nel quale ognuno abbia un ruolo diverso, ovvero sappia fare qualcosa che gli altri non sanno fare. Ci sarà quindi il calzolaio, il barbiere, il ristoratore, il muratore, il falegname ecc...Un modellino di società standard in scala ridotta. Immaginate ora che il denaro totale posseduto da questa piccola società ammonti a...diciamo... a 100.000 euro. Ogni abitante possiederà in media 1.000 euro in banconote di vario taglio. Immaginiamo che la cultura dominante di questa società sia il risparmio a tutti i costi. Se ognuno di loro si tenesse il denaro stretto stretto, senza spenderlo, la società sarebbe destinata a cadere nella miseria più totale nel giro di pochi giorni. Zero scambi commerciali = morte sicura del nostro simpatico paesino di montagna in tempi brevissimi. La cultura dominante, affinché la società prosperi, deve essere quella dello scambio commerciale continuo, della vivacità di mercato costante. Avremo così il calzolaio che paga 100 euro il falegname per sistemare una porta; il falegname pagherà 30 Euro al ristoratore per il pranzo; il ristoratore pagherà 15 Euro il barbiere per i capelli, il quale pagherà 60 Euro il sarto per la camicia nuova ecc...Il denaro è sempre quello, ma per il solo fatto di passare di mano in mano quella società è destinata a migliorare il proprio benessere materiale all'infinito.

La società dei consumi si basa su questo semplice principio.

Immaginiamo che questa società sia governata da un capo saggio, buono e che lavori per il bene di tutti: lo so che è difficile da credere ma proviamo a fare questo sforzo di immaginazione (in una favola ci può stare...)! Tale capo deciderà saggiamente quante banconote stampare (in base alla quantità delle merci in circolazione, al comportamento del mercato, all'aumento demografico, agli scopi comuni ecc...) ed in che maniera distribuirle; per esempio sottoforma di compenso per lavori di pubblica utilità. Il costo di produzione di tali banconote sarebbe irrisorio: carta + inchiostri + manodopera. Potrebbe ordinare al tipografo del paese di stampare il denaro, ricompensandolo con la giusta dose di banconote da lui stesso stampate, e a fine stampa potrebbe prendere i cliché portarli al sicuro affinché nessuno ne abusi. Semplice no?

Tutto troppo bello perché sia vero...

Immaginiamo invece che il capo di questo villaggio sia un tipo disonesto, arrogante, subdolo e che sia molto concentrato sul proprio e personale interesse e che del villaggio e dei suoi abitanti non gliene freghi proprio un bel niente! Immaginiamo che tale capo venga avvicinato da un losco individuo, che chiameremo "Amschel" il quale gli proponga un sistema per diventare immensamente ricchi entrambi, mettendolo in quel posto agli ignari abitanti del villaggio. Il capo accetta di buon grado e si mette ad ascoltare la furbissima proposta del nero cornacchione: "per prima cosa" dice il losco Amschel "devi ritirare tutte le banconote che girano nel tuo villaggio e distruggerle!". "Sei impazzito?" ribatte il capo: "sarebbe la fine di tutto!". "No, tranquillo..." sussurra con un diabolico sorriso il sig. Amschel"...sarà l'inizio di tutto! Sostituirai tutte le banconote, che ora sono di proprietà degli abitanti del villaggio, con quelle che ti darò io. Io però non ti regalerò le banconote...eh! eh! eh!...ma te le presterò per un tempo indefinito. In cambio ti chiederò un misero interesse...diciamo...un 2...anzi...un 2,5%! Se metterai in circolazione le mie banconote io ti farò diventare ricchissimo!". "Mmmh... Tutto qui? Accetto , ovviamente! Ma per metterle in circolazione come faremo?"."Tranquillo capovillaggio. Dovrai concedermi il permesso di fondare una banca nel tuo villaggio, al resto penserò a tutto io! Ih! Ih! Ih!"

L'economia sembra funzionare più o meno come prima ma dopo un anno arriva la prima batostina... Amschel contatta il capovillaggio e gli chiede il pagamento degli interessi: il 2,5% di 100.000 Euro ovvero 2.500 Euro! Il primo anno il capovillaggio riesce a pagare, ma già il secondo anno si trova in difficoltà. Dovrebbe pagare altri 2.500 Euro ma la popolazione è aumentata ed il denaro totale è diminuito e così anzichè pagare si fa prestare altri 20.000 Euro da quel torvo del sig. Amschel. Il terzo anno gli interessi da pagare diventano 5.500 Euro, ovvero il 2,5% dei 100.000 iniziali + i 2.500 di interesse non pagato l'anno prima + gli interessi sui 20.000 prestati l'anno prima. Il capovillaggio però non ha un euro e così chiede un prestito agli ignari abitanti del villaggio inventando il B.O.T.! In pratica dice: se mi prestate 5.500 Euro io tra sei mesi ve ne restituisco 5.700. Gli abitanti non si fanno pregare (sembra un buon affare) e così prestano il denaro al capovillaggio. Egli salda la rata di 5.500 Euro, ma sei mesi dopo si presenta il problema di pagare i 5.700 euro di B.O.T. agli abitanti. Il capovillaggio taglia la testa al toro e si fa prestare altri 10.000 euro dal cornacchione così può saldare il B.O.T. ed anche pagare la prossima rata di interessi al sig. Amschel. Intanto la massa monetaria nel paesino è aumentata e, di conseguenza, ogni singola banconota perde di valore (inflazione) e quindi la gente si ritrova ad avere bisogno di più denaro (che ora vale meno) per poter svolgere la propria attività. Ed è così che anno dopo anno quel paesino, senza sapere ne perché ne percome, si indebita sempre di più e si avvicina sempre di più al punto di non ritorno. Amschel inizia a sfregarsi le mani...il suo piano sta dando i suoi frutti. Amschel, infatti, prestando delle merci di modico valore (il valore reale delle banconote è praticamente nullo composto solo da carta, inchiostro ed un po' di manodopera) sta tenendo per le palle l'intero villaggio senza che gli abitanti abbiano il benché minimo sospetto di cosa stia accadendo...

Cominciate a capire?

Ben presto il capovillaggio si troverà invischiato in una gravosa situazione che non riesce più a controllare. Il debito è insaldabile; infatti anche ammettendo che quel genialoide del capovillaggio setacci l' intero paese, raccolga tutti i soldi in circolazione, li metta in un bel saccone e li restituisca in toto all'arcigno e diabolico Amschel non servirebbe a nulla: rimarrebbero sempre gli interessi da pagare!

Comunque lui è ricco, inoltre viene sempre rieletto in quanto il buon Amschel gli paga le campagne elettorali, la gente non sa nulla di nulla e quindi chissenefrega! Inizia ad elaborare teorie astruse ed incomprensibili da dare in pasto al villaggio per giustificare la presenza di questo debito, di cui si inizia a vociferare, che riguarda tutti i cittadini e che si ingrossa sempre di più. La situazione vera è che il villaggio è in debito con il sig. Amschel dell'intera massa monetaria che circola nel paese + svariate migliaia di euro di interessi (relativi, per l'appunto, all' intera massa monetaria che il villaggio possiede in prestito, senza saperlo!). Il capovillaggio, per sminuire la cosa, fa intendere che il debito sia costituito solo dagli interessi in quanto se i cittadini immaginassero che si stanno scambiando del denaro che non è di loro proprietà probabilmente prenderebbero il capo, gli leverebbero la pelle e lo immergerebbero nel sale grosso!

Ad un certo punto il sig. Amschel inizia a diventare un po' più severo. Minaccia di ritirare tutti i soldi che circolano nel villaggio (creando una depressione senza precedenti - vedi Argentina) se non vengono pagati regolarmente gli interessi. Il capovillaggio non può pagare delle rate così elevate ed inizia a regalare, in cambio del condono degli interessi, dei beni appartenenti alla comunità: regala la fonte di acque potabili, così Amschel inizia a far pagare l'acqua ai cittadini; regala la centrale elettrica, ed i proventi vanno così al sig. Amschel; regala dei bellissimi palazzi pubblici ecc...Ai cittadini racconta di privatizzazioni necessarie per rendere i servizi più efficienti e altre storielle che i poveri villici, immersi nella loro ignoranza, si bevono come camomilla calda!

Il sig. Amschel, uomo-ombra conosciuto solo dal capovillaggio, se la ride pensando a quanto è riuscito ad ottenere senza, praticamente, muovere un dito. Può produrre denaro a piacere a costo zero: paga infatti i costi vivi di carta, inchiostro e manodopera con parte del denaro prodotto. Lo puo' prestare al valore che c'è scritto sopra e chiedere un interesse relativo alla cifra scritta su ogni banconota. Quando il capovillaggio non riesce più a pagare gli interessi può chiedere delle merci reali, dal valore vero (fonti d'acqua, palazzi, industri pubbliche ecc...) in cambio ... del nulla!! Tutto questo non ha, ovviamente, nessuna utilità per i cittadini. Non serve a nulla e, anzi, li danneggia visto che gran parte delle tasse che pagano servono a pagare parte degli interessi sul debito.

Le tasse che i cittadini, ben presto si trovano a pagare, raggiungono vette inimmaginabili. Molte tasse sono nascoste, o difficilmente percepibili per cui essi hanno si la sensazione di pagare molte tasse, ma non così tante come realmente fanno. Essi pagano, mediamente, il 37 % di tasse sul reddito che percepiscono. Con i soldi che rimangono acquistano i beni di cui necessitano, sui quali grava una tassa media diretta del 20%. Inoltre, l'azienda che produce quei beni, riversa su di essi tutte le tasse che ha sostenuto per produrli, che incidono per un ulteriore 40% sul prezzo dei prodotti. Senza saperlo, anche perché sono veramente parecchio ignoranti questi schiavetti zucconi, si ritrovano a pagare circa un 70% di tasse su ciò che guadagnano. Ovvero lavorano da Gennaio a Settembre inoltrato solo per pagar tasse ed il poco che rimane per acquistare beni!. A scuola insegnano loro che, tempo addietro, esisteva una forma di sfruttamento dei villici chiamata mezzadria; il padrone di una gran fetta di terreno consentiva ai contadini di lavorarlo e lui, senza fare niente, si tratteneva metà del raccolto a titolo di affitto del terreno. Questo racconto era talmente convincente che zucconi del villaggio, dopo averlo ascoltato, se ne uscivano con dei commenti del tipo "poverini...meno male che certe cose non accadono più...viva la democrazia" e altre stronzate del genere. Adesso è peggio di allora ma gli zucconi non lo sanno!

Prima dell'avvento del cornacchione l'economia funzionava e le pensioni potevano essere pagate ad un'età decente, nella quale il fruitore poteva godersi un po' di vita in condizioni di buona salute e di relativa giovinezza. Ma con gli interessi da pagare questo non è più possibile! Gli uomini, quindi, devono continuare a produrre e a rendere almeno fino a 65 anni di età, ovvero più della media aritmetica dell'età di decesso! Per convincere i suoi polli a fare ciò, il capovillaggio si inventa di sana pianta un parametro (supportato da astruse ed inverificabili formule matematiche ) per giustificare questa necessaria decisione, nascondendo nel contempo i veri dati sulla vita media dei cittadini. Così facendo crea la famigerata "aspettativa di vita o speranza di vita"...tarandola a casaccio intorno ai 79/84 anni...tanto, come per molte altre cose, egli sa che nessuno si permette di verificare o di porsi una benché minima domanda su questo argomento.

Con la sua banca, l'oscuro cornacchione, riesce a fare anche di più. I cittadini, strangolati dalle inutili e subdole tasse che stanno pagando, si rivolgono sempre più spesso alla banca del sig. Amschel per dei prestiti di denaro. Egli, potendosi stampare il denaro a piacimento, non ha bisogno di possedere del denaro onestamente guadagnato per poterlo affittare ai cittadini. Così concede volentieri prestiti a chi li richiede chiedendo a sua volta però delle solide garanzie in cambio del prestito; per esempio chiede di ipotecare la casa, terreni, la macchina o altri beni guadagnati dai cittadini con anni di sacrificio. Loro firmano; spesso non hanno altra scelta. Il sig. Amschel si aggiudica così un'altra vittoria su quei tontoloni dei villici...intanto, per non perdere l'abitudine, si fa restituire i soldi con un po' di sani interessi. Poi, ad ogni prestito, fa aumentare il debito pubblico di tutta la comunità in quanto, prestando denaro, egli fa aumentare la massa monetaria circolante. Massa monetaria che, è bene ricordarlo, gli appartiene in toto e che i cittadini hanno in prestito con un interesse del 2,5% annuo. Inoltre se il povero cittadino che ha chiesto un prestito non riesce a restituire quanto dovuto, l'avido cornacchione, col sorriso sulle labbra, gli porta via la casa riducendo sul lastrico il tontolone di turno.

Questa storia, purtroppo, non ha il lieto fine in quanto i cittadini sono rimasti per 300 anni all'oscuro di tutto e, facilmente, sguazzeranno nell'ignoranza per altri 300 anni. Il cittadino medio non è curioso, non si fa domande, non cerca risposte...è intellettualmente pigro e quindi è il soggetto ideale per una sana e doverosa inculata a sangue! Inoltre, si sa, se la TV non parla di un certo argomento, tale argomento, praticamente, non esiste! Talvolta i TG annunciano una variazione del tasso di interesse della Banca Centrale in più o in meno ma il 99% di chi ascolta non è in grado di capire un bel niente di niente e non si pone nessun interrogativo. Amshel conosce le sue bestie! Accettando, ripeto senza saperlo, il denaro del sig. Amschel come moneta di scambio i villici si sono condannati ad un'economia basata sul produrre sempre di più. Ogni anno la produzione di beni materiali deve essere superiore a quella dell'anno precedente: non importa di cosa ce ne facciamo di tutte quelle merci, l'importante è arginare il più possibile il crescere del debito (che comunque, per sua natura, è destinato a crescere all'infinito e a non essere mai saldato). Lavoreremo sempre di più per sempre meno. Lo Stato potrà, con trucchi e trucchettini vari, limitare i danni nell'immediato ma in un futuro non lontanissimo ci troveremo strangolati nella impietosa morsa del debito ed il sig. Amschel potrebbe anche decidere di rivolere indietro i "suoi" soldi!

I protagonisti di questo racconto , basato su una storia vera, sono: il capovillaggio=il governo; il villaggio=lo Stato (inteso come "cittadini"); Amschel=la Banca Centrale Europea (oppure la Banca d'Inghilterra o la Federal Reserve...in pratica tutte quelle banche che si arrogano il diritto di stampare e di prestare il denaro agli Stati).

Lo scopo di questa storiella è quello di generare un' intuizione nel vostro cervello. Di aprirvi la mente, di illuminarvi in maniera da non essere più considerati dei giuggioloni imbecilli facilmente schiavizzabili. Adesso, per esempio, avete capito (spero) il perché del fatto che se andate davanti alla questura, tirate fuori un biglietto da 50 Euro e gli date fuoco vi possono arrestare...state distruggendo una merce che non vi appartiene. E che non appartiene nemmeno allo Stato Italiano. Appartiene alla Banca Centrale Europea (che è un' entità privata) da cui li avete ricevuti in prestito...



Frasi celebri di chi sapeva:

"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina" J. Henry Ford

"La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere"- Amschel Mayer Rothschild, 1773 (l'inventore del signoraggio moderno)



Ecco un celebre estratto da quel mattone che è "Il Capitale" di Marx.

(Se vi definite Comunisti e non conoscete il signoraggio non avete NULLA contro cui combattere!)

"Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipar loro denaro. Quindi l’accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca d’Inghilterra (1694). La Banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro al governo all’otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in forma di banconote. Con queste banconote essa poteva scontare cambiali, concedere anticipi su merci e acquistare metalli nobili. Non ci volle molto tempo perché questa moneta di credito fabbricata dalla Banca d’Inghilterra stessa diventasse la moneta nella quale la Banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi del debito pubblico. Non bastava però che la Banca desse con una mano per aver restituito di più con l’altra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all’ultimo centesimo che aveva dato. A poco a poco essa divenne inevitabilmente il serbatoio dei tesori metallici del paese e il centro di gravitazione di tutto il credito commerciale. In Inghilterra, proprio mentre si smetteva di bruciare le streghe, si cominciò a impiccare i falsificatori di banconote. Gli scritti di quell’epoca, per esempio quelli del Bolingbroke, dimostrano che effetto facesse sui contemporanei l’improvviso emergere di quella genìa di bancocrati, finanzieri, rentiers, mediatori, agenti di cambio e lupi di Borsa."

Karl Marx, Capitale, Libro I, Editori Riuniti, Roma 1974, {pp. 817-818} 



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venerdì 16 novembre 2018

IL SIGNORAGGIO BANCARIO E LE NUOVE SCHIAVITÙ



  LO VERO MALE DELLO MONNO!

 



Il signoraggio è una truffa monetaria e psicologica a cui tutti noi siamo soggetti.

Questa truffa si nasconde e si potenzia dietro una cortina di silenzio e di morte che ha attraversato gli ultimi 300 anni senza lasciar trapelare nulla della propria esistenza.

Si usa dire che “il più grande inganno del diavolo sia stato far credere all’umanità che lui non esiste” ed è proprio grazie a questa diabolica tecnica che il signoraggio è padrone del mondo ma in maniera trasparente per tutti noi.

Non sentirai mai parlare di signoraggio in TV o sui libri, nessun cantante ci farà mai una canzone né un comico uno spettacolo. I politici non litigheranno mai per il signoraggio e non vedrai mai la Guardia di Finanza arrestare qualcuno per quest’argomento.

Il signoraggio è il massimo potere del pianeta e tutti noi ne siamo schiavi.

Tecnicamente il signoraggio è il lucro che si genera dal creare moneta.

Attualmente la legislatura internazionale prevede solo due ENTI privati/privatistici autorizzati alla creazione di moneta: (1) le Banche Centrali (BC), che creano "moneta legale", sia contante, come la banconota, che scritturale, come le "Riserve" (o "moneta di banca centrale") e (2) le Banche Commerciali (BCOM), che creano, tramite prestiti, la c.d. "moneta bancaria" (o "fiduciaria").

Le tre monete vengono create dal nulla, senza corrispettivo e con spesa irrisoria.

Un esempio chiarirà il meccanismo: creare una moneta (sia essa di carta, di metallo o virtuale come un c/c) ha dei costi, dovuti alla materia prima, alla manodopera e ai servizi necessari di contorno, come la distribuzione, le tecniche anticontraffazione, ecc.

Il costo maggiore è (stato finora) il materiale di cui è composta la moneta, e l’insieme di tutti i vari costi suindicati vanno a determinare il suo «VALORE INTRINSECO». E' in pratica il "costo affrontato da chi crea la moneta".

Quando si parla di "moneta", però, si fa riferimento ad un altro valore: il «VALORE NOMINALE» (o, nel caso della banconota, valore "DI FACCIATA" o anche "LEGALE"). E' in pratica il costo che dovrà sostenere chi vuole ottenere quella moneta. I due valori (intrinseco e nominale) differiscono tra loro e questa differenza determina quello che si chiama «SIGNORAGGIO», ossia il guadagno che andrà (prima o poi) nelle tasche di chi ha creato quella moneta.

Ovviamente chi crea moneta tende a segnare (ossia a far risultare all'acquirente di moneta) un valore nominale più alto possibile rispetto al valore intrinseco. In altre parole il FABBRICANTE (il CREATORE) VENDE al CLIENTE (o affitta, dipende dal caso) il "pezzo monetario" ad un prezzo maggiore rispetto al costo sostenuto (affrontato) per crearlo, altrimenti ci rimette (signoraggio negativo).

UN ESEMPIO DI SIGNORAGGIO NEGATIVO E' DATO DAL CONIO DELLE MONETINE DA 1, 2, 5 O 10 CENTESIMI DI EURO, DOVE LA SPESA DI FABBRICAZIONE E' DI CIRCA 15 CENTESIMI. GUARDA CASO IL CONIO DI TALI "PEZZI" E' RISERVATO ALLO STATO E NON ALLA BCE: IN QUESTO MODO LO STATO SPENDE PIU' DI QUELLO CHE INCASSA (PER TALI PEZZI).

Ora vediamo ciò che avviene nella creazione della moneta-oro e della moneta-carta.

Anticamente le monete metalliche erano in oro e quindi con un valore intrinseco (il costo di fabbricazione) piuttosto elevato. Il«signore» che coniava queste monete imprimeva loro un valore nominale superiore al valore intrinseco per poterci guadagnare e permettersi così un «aggio» economico notevole.

Infatti questo Potente, ricevendo oro da ricchi commercianti o direttamente da miniere o da altre monete di altri regni/signorie, lo convertiva in moneta sonante, incidendo la sua effige su una delle facce della moneta, per UFFICIALIZZARE il pezzo da lui appena creato (coniato). Ora la moneta era LEGALE e poteva circolare nel suo regno. Era quindi una sorta di "garanzia" e per questo aveva il suo guadagno. In teoria era "certificata" e non occorreva sottoporla a pesi e misure ed "assaggi" per stabilirne la "bontà". Era BUONA perché il RE DICEVA CHE ERA BUONA. C'aveva messo la faccia, eh!

In soldoni (è il caso di dirlo): se per poter acquistare (ed ecco il famoso "potere d'acquisto") una mucca o pagare un milite o costruire una reggia occorrevano 10 grammi di oro allora il Signore (lui e soltanto lui) poteva creare una moneta LEGALE che dichiarava come contenente 10 grammi d'oro mentre in realtà in fase di conio ne venivano impiegati solo 9 grammi (con l'aggiunta di 1 grammo di metallo non nobile). In questo modo al Re era permesso un lucro dalla fabbricazione monetaria, dato dalla differenza tra costo di realizzo e potere d'acquisto finale.

La differenza tra il valore nominale dichiarato (10 grammi) e valore intrinseco effettivo (9 grammi) era il signoraggio (un grammo d’oro per moneta): l'aggio del signore.

Chi riceveva quella moneta poteva, da quel momento, farne uso e avere un potere d'acquisto fisso, determinato. Questo almeno in teoria. Nella pratica, con l'aumentare della avidità del re, si determinava un abbassamento (svilimento) del livello (leggi della percentuale) di oro nel "pezzo" (periodicamente ritirato e rifuso dal re stesso) e così, alla fine, per una mucca, venivano chieste DUE monete: ecco l'inflazione.

Quando all’oro si è sostituita la carta il discorso è peggiorato (per noi acquirenti di moneta) e il signoraggio è arrivato al 100% (e oltre, dato che paghiamo SEMPRE un interesse per avere moneta).

Infatti per stampare una banconota da 5 euro o da 500 euro bastano 10 centesimi di euro e sappiamo che la sua produzione da tempo non è più legata all’oro (non ha più ‘copertura’ e non è più ‘convertibile’). Come non bastasse, il valore nominale di una banconota viene inserito in bilancio come "passivo", come se la BC avesse affrontato quel costo per creare quel pezzo (ad es. euro 100 per una banconota da 100 euro).

Questo vuol dire che il Signore moderno, ossia chi oggi CREA moneta, ha un potere enorme (nel caso della BCE in Europa o la Federal Reserve negli USA).

VEDREMO CHE TALE POTERE SI TRASFERIRA' MAGGIORMENTE AL BANCHIERE PRIVATO SOTTO CASA (COME UNICREDIT O INTESA SANPAOLO O UNA QUALUNQUE DELLE BANCHE PRIVATE OPERANTI IN ITALIA E NEL MONDO) POICHE' OGGI IL 97% DELLA "MONETA" VIENE CREATA DAL NULLA DA QUESTI SIGNORI PRIVATI, A COSTO DI UN BIT DI COMPUTER.

Infatti questi organismi privati (tutte le Banche Centrali sono private) possono ricattare o comunque influenzare intere Nazioni, dato che creano moneta (e gestiscono la c.d. "politica monetaria" di una nazione "sovrana") in piena autonomia e senza responsabilità civile ne' politica. Basti pensare che la Banca Mondiale (di proprietà della Federal Reserve e della Banca d’Inghilterra, a loro volta tutt’e due private e padrone anche del Fondo Monetario Internazionale) nega prestiti a quei Paesi che NON ACCETTANO di privatizzare il settore dell’acqua potabile! E questo è solo un esempio.

Chi ha ben capito il meccanismo del signoraggio ora avrà anche compreso che ELIMINARE la banconota è un’azione PEGGIORATIVA in quanto sparisce, per le Signore Banche Centrali, un ‘costo’ ma aumenta, per le banche commerciali, il signoraggio sulla moneta elettronica. Perché?

Perché senza banconota sparirebbe la c.d. "moneta legale" e perderebbero quindi di coerenza le c.d. “Riserve”.

Oggi sappiamo che la BC non usa la "moneta" euro che usiamo noi (anche se si chiama ugualmente euro ed è indistinguibile dall'euro presente nel Conto Corrente che abbiamo aperto nella banca commerciale sotto casa).

La BC obbliga le BCOM ad adoperare speciali conti correnti chiamati "Riserve". Questi esistono in euro ma solo in euro di "moneta di banca centrale", che è praticamente "moneta legale". In breve: le banconote escono (e ritornano) dai conti "Riserve", per cui è FONDAMENTALE l'esistenza della banconota nel commercio, anche se ad emetterla dovrebbe (e dovrà) essere lo Stato, se in uno Stato Sovrano vogliamo vivere.

Solo tramite questi "conti Riserve" è possibile, per Legge, regolare tutta la contabilità tra banche commerciali.

AD ESEMPIO: SE UNICREDIT VANTA UN CREDITO DI EURO 100 VERSO INTESA SANPAOLO (PERCHE' UN CLIENTE DI INTESA SANPAOLO HA FIRMATO UN ASSEGNO DI EURO 100 A BENEFICIO DI UN CLIENTE DI UNICREDIT) DOVRA' AVVENIRE UN MOVIMENTO TRA "RISERVE" E NON SI POTRA', AD OGGI, VEDERE UNICREDIT FIRMARE VERSO INTESA SANPAOLO UN PROPRIO ASSEGNO COPERTO DA UN CONTO CORRENTE "NORMALE". PER CONTABILITA' LA BC CANCELLERA' 100 EURO IN MONETA DI BANCA CENTRALE DAL CONTO "RISERVE" INTESTATO A INTESA SANPAOLO E LI ACCREDITERA' AL CONTO "RISERVE" INTESTATO A UNICREDIT. UNICREDIT INCREMENTERA' DI UNA CIFRA "100" IL CONTO DEL PROPRIO CLIENTE E INTESA SAN PAOLO CANCELLERA' LA CIFRA "100" DAL PROPRIO CLIENTE. MA GLI EURO "IN GIOCO" SONO DIVERSI, SIA COME «QUALITA'» CHE COME «QUANTITA'». INFATTI IN SENO ALLA BC, DEPOSITATI SUL "CONTO RISERVA" DI UNA BCOM, C'È SOLO L'1% (L'UNO PER CENTO) IN "EURO DI MONETA CENTRALE" CORRISPONDENTE ALL'INTERO AMMONTARE DI UN PRESTITO (IN "EURO DI MONETA BANCARIA") CREATO DAL NULLA DALLA BCOM STESSA.

TRADOTTO: UNA BANCA COMMERCIALE CREA € 100.000 (IN EURO "COMMERCIALI") SCRIVENDOLI NELNOSTRO CONTO CORRENTE (E INDEBITANDOCI DI TALE CIFRA) AVENDONE ELLA STESSA SOLO € 1.000 NEL PROPRIO CONTO (IN EURO "CENTRALI"). SPESSO QUESTI 1.000 NON SONO NEMMENO ESISTENTIALI AL MOMENTO DELLA CREAZIONE DEI 100.000. 

È ancora vietato, per fortuna, usare l'euro delle banche commerciali per regolare le pendenze che una banca commerciale ha verso una "collega". Questo perché le banche commerciali creano moneta bancaria dal nulla e sarebbe una creazione senza fine.

Come la banca commerciale crea moneta dal nulla? Lo abbiamo detto e lo ripetiamo:

Quando oggi una banca commerciale eroga un mutuo emette moneta dal nulla creando il corrispettivo deposito online e in tempo reale intestato a chi ha chiesto il prestito.

Quel denaro poco prima NON esisteva, eppure ora è un nostro DEBITO. Da cui MONETA-DEBITO.

LA BANCA CENTRALE INGLESE (BANK OF ENGLAND, BOE) HA AFFERMATO NEL 2014 (QUARTERLY BULLETIN 2014 Q1) CHE «E' ERRATO [OSSIA FALSO - N.D.A.] CIO' CHE INSEGNANO I LIBRI DI TESTO. NELLA REALTA' LA BANCA COMMERCIALE NON "RACCOGLIE" PRIMA I FONDI TRAMITE I RISPARMI DELLE PERSONE E POI PRESTA QUESTI FONDI A CHI NE FA RICHIESTA. CREA IL DENARO NEL MOMENTO IN CUI CREA IL DEPOSITO. DAL NULLA».

La banca commerciale presta creando dal nulla la cifra richiesta, senza avere in precedenza quella somma di denaro richiesto.

Tornando in riferimento alla didattica banconota: le banche commerciali NON HANNO COSTI di creazione! Come detto, ad oggi il 97% della moneta esistente è in "moneta bancaria", quindi moneta creata dal sistema bancario commerciale privato sotto forma di bit di computer. Solo il 3% è "moneta legale" (o trasformabile in tale forma).

Che si può fare quindi?

Si potrebbe ovviare a tutto ciò in modo molto semplice: (1) bisognerà impedire alle banche commerciali di CREARE denaro e obbligarle a prestare solo quello precedentemente raccolto e (2) lo Stato, finalmente Sovrano, dovrà emettere moneta senza debito.

UN ESEMPIO DI EMISSIONE SENZA DEBITO E' DATO DALLE MONETE METALLICHE CON VALORE NOMINALE MAGGIORE DEL VALORE INTRINSECO, AD ESEMPIO I PEZZI DA 50 CENTESIMI, 1 E 2 EURO.

I più smaliziati avranno capito ora la presa in giro del defunto governatore DUISENBERG nei confronti di TREMONTI quando quest'ultimo chiedeva di sostituire le monete metalliche da 1 e 2 euro con banconote di pari valore e l'ex governatore (morto in circostanze misteriose) rispose dicendo: "Ma il sig. Tremonti sa che così facendo il suo Paese perderebbe il diritto di signoraggio sulla massa di denaro sostituita?".

Dal momento che la banconota non ha un corrispettivo in oro (le banconote sono convertibili in dollari USA ma dal 1971 il Dollaro USA non è più convertibile in oro) non c’è ragione che ad emetterla sia una entità privata né tanto meno che questa entità abbia un monopolio su tale emissione. Inoltre le spese per servire questo prestito (interesse) sarebbero evitate e lo Stato, ovvero tutti noi, avrebbe la REALE autonomia di gestione del Paese.

Chi teme che lo Stato possa in qualche modo iniziare a stampare moneta fuori misura e fuori controllo è una persona che non ha fiducia nello Stato.

Sappiamo bene che i politici nostrani sono collusi con ogni interesse immaginabile (banche, petrolio, armi, droga, prostituzione ecc.) ma la domanda che dobbiamo porci è molto semplice:

Perché un politico dovrebbe RIFIUTARE la responsabilità di creare denaro per il popolo?

Se egli è onesto non ci dovrebbero essere problemi poiché opererà secondo ETICA e REGOLE corrette e democratiche. Solo un politico disonesto, con un ultimo barlume di sincerità dirà: “No, guarda.. non darmi questa stampante in mano perché mi conosco e mi stamperei montagne di soldi per me e i miei amichetti!”.

Fortunatamente in questo caso la soluzione è semplice: si ringrazia e si manda a casa l’individuo prima che possa fare, per sua stessa ammissione, dei danni terribili.

L’ultimo caso è che il politico sia effettivamente disonesto.. ma se è disonesto perché dovrebbe rifiutare una così ghiotta occasione?

Non per remore morali in quanto abbiamo detto che è già disonesto.

Se non lo fosse (disonesto) accetterebbe subito la stampante e si comporterebbe come i tanto decantati Governatori di una qualsiasi e privatissima Banca Centrale, ai quali è riconosciuta stima e saggezza fuori dall’ordinario e notoriamente operano secondo il bene della Comunità. Einaudi ebbe a dire: ”Alla scarsità dell’oro si è sostituita la saggezza del governatore [della Banca Centrale, n.d.A.]” (sic!).

Ma allora un ladro perché non ruba? Forse perché c’è un pezzo grosso molto più potente di lui? Forse c’è un’entità che NON VUOLE dargli la stampante e far si che si crei denaro per il popolo (pur con il rischio di ruberie politiche)? E questa entità superiore è onesta? Se così fosse DOVREMMO IMMEDIATAMENTE cedergli ogni potere, poiché saprebbe ben governarci, di sicuro meglio del politico di cui sopra, o no? E se fosse invece disonesta perché ha in mano la stampante e affama il popolo facendolo vivere in un regime di anemia finanziaria? E questa entità superiore disonesta tanto, anzi più, del politico chi è se non Il Grasso Bankiere©? 

È evidente che il politico NON VUOLE E NON PUO’ prendere la stampante in nome del popolo perché i banchieri privati internazionali NON LO PERMETTERANNO MAI.

Eleggiamo persone che sono sponsorizzate dai banchieri e che quindi non opereranno mai in un’ottica popolare ma sempre a vantaggio dei loro VERI DATORI di lavoro. 

È pur vero che solo POLITICAMENTE si potranno invertire le cose ma per far ciò occorre la CONSAPEVOLEZZA di una grande fetta della popolazione, che sia informata, cosciente e motivata ad operare un RADICALE CAMBIAMENTO NELLA SCENA POLITICA.

A tal fine questo articolo deve essere divulgato, assieme ad altri scritti, libri, manifestazioni e dibattiti pubblici che spieghino quale sia LO VERO MALE DELLO MONNO e le soluzioni terribili e dolorose che si dovranno presto adottare per non cadere nel baratro.










domenica 11 novembre 2018

LA FABBRICA DEL CONSENSO: COME SI MANIPOLANO LE MASSE



LA FABBRICA DEL CONSENSO: COME SI MANIPOLANO LE MASSE


Quello che m'interessa in questa serie di articoli è darvi la consapevolezza delle tante illusioni e dei tanti programmi, soprattutto dei vari programmatori che ci hanno installato questi determinati programmi, con l'obiettivo di in qualche modo renderci schiavi!

Schiavi non come era tanto tempo fa con una palla al piede e con le catene, ma con delle catene invisibili.

Con delle catene che si chiamano Credenze,

con delle catene che si chiamano Convinzioni,

con delle catene che si chiama Ego,

con delle catene che si chiamano Debiti,

con delle catene che si chiamano Paure

con delle catene che si chiamano Rabbia,

con delle catene che si chiamano Emozioni negative o sensi di colpa o chissà che cosa;

con tutto ciò che in qualche modo ci genera stress.

Ed ora cominciamo ad entrare nel vivo dei programmatori, quelli bravi nel Master Programmer, come potremmo chiamarli, dei migliori programmatori che sono riusciti ad installare nei popoli certi programmi, delle convinzioni, un ego ben fatto per i loro comodi, in maniera tale che noi potessimo sempre vivere in una situazione di stress, di competizione! In qualche modo di tutta quella serie di ambienti mentali che non ci permetteranno mai di svegliarci, riflettere e magari comprendere che c'è un modo migliore per vivere, un modo più libero per vivere, un modo migliore per godersi la vita. Questo esperto programmatore di cui vi voglio parlare stasera è stato un grande allievo di Sigmund Freud. Freud, probabilmente lo ricorderete: parla della psicanalisi, della psicologia ed è colui che in qualche modo ha studiato, ha compreso l'inconscio delle persone, per i suoi tempi, per le conoscenze che c'erano a quel tempo e da lì ha sviluppato determinate logiche e teorie. Un suo allievo, molto vicino a lui, ha sfruttato le sue conoscenze per poter manipolare le masse. Se probabilmente hai sentito parlare di Sigmund Freud, forse non avrete sentito parlare di Edward Bernays.

Chi è Edward Bernays? Nasce nel 1891 e muore nel 1995, ultracentenario quindi, una persona che ha segnato il mondo della Comunicazione, della Manipolazione delle masse nel mondo intero, e, già all'inizio del XX secolo, era molto vicino al presidente T. Woodrow Wilson e faceva parte e si muoveva per la propaganda di guerra, ma proprio perché era un grande esperto di comunicazioni e di conoscenza della mente umana, fu il primo che cambiò il termine “propaganda”, perché era ormai troppo legato alla guerra, con un termine che forse avrete sentito anche voi, il termine “pubbliche relazioni” o “public relations”. Bene, il termine “public relations” è stato creato da Edward Bernays per sostituire il termine “propaganda”, perché era un po' troppo bellicoso ed un po' troppo legato alla guerra. Questa fu una delle prime cose che fece in giovane età.

Ancora oggi il termine “public relations” o “pubbliche relazioni” viene utilizzato ovunque e sappi che questo termine è stato creato da questo personaggio. Tanto per cominciare a capire di chi stiamo parlando e del suo potenziale. A proposito degli studi di Freud, Bernays arrivò ad una sua teoria, ad un suo obiettivo, ovvero quello di riuscire a manipolare le menti delle persone, in modo da andare a toccare i desideri egoistici più profondi all'interno della gente così da poter in qualche modo renderle felici, ma rendendole allo stesso tempo docili e malleabili.

Allora Freud riuscì attraverso i suoi studi a dissotterrare quelle potenti emozioni sessuali, aggressive, che risvegliavano tracce del mondo animalesco che è dentro di noi. Bernays volle sfruttare queste conoscenze, queste leve, queste motivazioni, queste forte emozioni, questi forti impulsi per poterci fare denaro, per poter fare soldi.

Uno dei suoi clienti importanti fu l'American Tobacco, una delle più grandi aziende di produzione di sigarette al mondo. Ora, siamo più o meno nel periodo del 1928-1929, e l'American Tobacco gli chiese di aumentare le vendite. In quel periodo le donne non fumavano ancora tanto, non c'era ancora tanta emancipazione, quindi, attraverso vari studi e andandosi a consultare con degli amici, tutti psicologi di grande fama, comprese che la sigaretta, nella mente umana, nella psiche umana, rappresentava l'organo maschile, quindi “il pene”. Allora se lui fosse riuscito a collegare alla sigaretta la capacità e la possibilità da parte delle donne di liberarsi dalla egemonia e dal potere maschile, sarebbe riuscito a far fumare le donne e a far aumentare notevolmente la vendita di sigarette. Quindi, che cosa fece? Assoldò un gruppo di ragazzi e ballerine che sarebbero sfilati nella parata di Pasqua del 1928 e cominciò a fare un “battage pubblicitario” su tutti i media del tempo e disse che questo gruppo di debuttanti durante la parata avrebbe acceso la torcia della libertà contro la dominazione maschile, per essere finalmente libere dalla egemonia, dalla dominazione maschile. Tale fu l'annuncio disseminato su quanti più giornali e riviste, tutti i media del tempo e quindi durante la parata, giornalisti, persone, erano tutti curiosi di sapere quale diavolo fosse questa benedetta torcia e così quando arrivarono i debuttanti, quelle ballerine, a un cenno di Bernays, tutti assieme, tutti in contemporanea si accesero una sigaretta e si misero a fumare. E da quel momento, esso divenne il simbolo della libertà per le donne dalla dominazione maschile. Indovinate che cosa accadde? Che da quel giorno in poi le vendite delle sigarette esplosero, si moltiplicarono semplicemente, perché trovò la giusta leva, le giuste metafore e la giusta campagna pubblicitaria, ovviamente pagata ‘profumatamente’ dall'American Tobacco.

Poi, andiamo avanti, dopo la prima guerra mondiale le grandi Corporations cominciavano a preoccuparsi per il fatto che stavano producendo un po’ troppi prodotti, più di quelli che le persone potessero comprare o volessero comprare; quindi, bisognava semplicemente trovare il modo per far sì che le persone fossero spinte a comprare di più, anche beni, che in realtà non servivano loro. Indovinate chi chiamarono le grandi Corporations? Di nuovo Edward Bernays e mentre i ricchi meno male erano abituati a comprare beni e lusso e non stavano a pensare a ciò che serviva loro per apparire, per le classi meno abbienti questo non era ancora nella loro mentalità, perché eravamo in un periodo di ‘bisognismo’, ovvero le persone andavano a soddisfare soltanto i loro bisogni. Non andavano a cercare qualcosa di più, perché avevano un ego da soddisfare, perché quest'ego non era stato ancora programmato e fu allora che uno dei capi di Lehman Brothers fece una dichiarazione di questo tipo: “Dobbiamo trasformare l'America da una cultura di bisognismo ad una una cultura del desiderio. Gli uomini devono essere addestrati a desiderare delle cose nuove prima che le vecchie siano totalmente consumate. I desideri degli uomini devono eclissare i loro bisogni!”. Questo fu detto in una dichiarazione dei capi di una delle più grande banche del tempo e fu chiamato Bernays, appunto, per poter mettere in pratica questo progetto. Bisognava cambiare la cultura americana dal bisognismo al consumismo.

Questa parola l'abbiamo già sentita: consumismo. Noi oggi viviamo in un mondo consumistico e fu qui che nacque questa parola a cui noi siamo tanto abituati. Vediamo intanto com'è stato programmato tutto questo! Bernays nel progetto in questione fu finanziato dalle banche, quindi poteva avere risorse quasi illimitate. Le stesse banche crearono delle Corporations che aprirono delle vere e proprie catene di negozi pieni di prodotti che dovevano diventare ‘necessari’ per il pubblico (‘consumatori’). Bernays pagò ovviamente delle campagne pubblicitarie di tutti i tipi, ma anche degli studi di psicologi ‘indipendenti’, si fa per dire, che dimostrarono che molti prodotti erano buoni per loro, erano buoni per le persone. Questo lavoro di Bernays iniziò come una sorta di ‘evangelizzazione’ del pubblico per trasformarli da bisognisti a consumisti e ciò perdurò fino almeno alla grande crisi del 1929 dove ci fu un gran caos, cosa che comprenderemo meglio nella prossima conferenza quando si parlerà di banche e di denaro. Fatto sta che per i 12 anni successivi le cose cambiarono un po’. Le persone non volevano più, andavano un po’ contro le banche e le Corporations. In quel periodo il presidente Roosvelt si rese conto e si convinse che il mercato libero e le corporations non faceva il caso degli americani e quindi creò una sorta di nuovo accordo a livello industriale per poter creare qualcosa di diverso, per poter mettere un po’ di tranquillità in questo caos generatosi nel ‘29, ma, ovviamente, la cosa non andava per niente bene a queste grandi corporations, a queste grandi multinazionali e indovinate un po’ chi chiamarono? Di nuovo Bernays e questa volta strapagandolo, mettendogli a disposizione davvero delle risorse illimitate. Poté pagare, poté assoldare una tale schiera, una tale armata di public relations, di un’agenzia di pubblicità, di tutto ciò che gli potesse servire per installare nuove idee all’interno degli americani per far capire le virtù di queste grandi corporations… le virtù, l'utilità e la bontà di questi prodotti, tanto che si arrivò a pensare, come si pensa oggi, che l’America sia stata fatta dai businessmen, non dai politici: quindi, dalle persone del business, da chi fa affari, il sogno americano dov’è possibile fare un po’ di tutto e grazie a quest’enorme campagna pubblicitaria le corporations vinsero questa partita tra corporations e politici. Tant’è che oggi, allo stato attuale, i politici sono comandati, sono tenuti nelle mani, sono messi lì, appunto, dalle grandi corporations. Per comprendere meglio che cosa si è generato, le corporations, chi sono e quali grandi illusioni ci hanno infiltrato nella nostra testa, a partire da Bernays fino ad oggi.

Ovviamente, noi abbiamo parlato dell'America, ma le corporations sono multinazionali, questa mentalità è stata traslata un po in tutto il mondo e noi oggi, come abbiamo detto nelle precedenti conferenze, molti di noi oggi sono programmati per ottenere sempre di più e per continuare a comprare, comprare, comprare... anche cose che molto spesso non servono, ma che invece crediamo essere necessarie, per farci sentire di un valore più elevato. Quindi ciò è programmato dal più grande programmatore dell’epoca, Edward Bernays e poi cresciuto, modificato, corretto per arrivare fino a noi, ai giorni nostri.

Per terminare, vi consiglio di vedere un film, un bellissimo film: “Corporations”: è un film che in Italia credo non sia mai arrivato nei cinema, ma che si trova completo e sottotitolato in italiano su YouTube. Vi consiglio di vederlo, poiché viene spiegato che cosa sono arrivate a fare le corporations, che cosa possono fare, chi sono, come sono nate, quali sono i loro obiettivi e qual è la loro etica, purtroppo, visto che di etica non se ne può parlare e dove intendono arrivare.

Abbiamo visto prima le religioni, poi gli evoluzionisti e ora le corporations e siamo già ad un terzo ‘gradino’ di programmatori, per arrivare al prossimo articolo che sarà uno dei più importanti, in quanto cominceremo a parlare delle banche e del denaro: una delle più grandi illusioni per renderci schiavi… anche se sono tutte collegate, come capiremo.



(Trascritto da una videoconferenza di Daniele Penna)

sabato 10 novembre 2018

L'INGANNO DI DARWIN



DARWIN E LA NASCITA DELLA MENTALITÀ CAPITALISTICA




Nel presente articolo voglio svelarti l'illusione che ci hanno infilato, con la quale siamo stati spesso indottrinati sin dai tempi della scuola, riguardo la motivazione per cui noi esseri umani esistiamo oggi. Cioè come l'essere umano sia arrivato ad essere come siamo noi oggi sulla terra.

Storicamente, fino a qualche centinaio di anni fa, si credeva alla cosiddetta teoria della genesi (creazionismo), ovvero che un Dio superiore, un giorno si è svegliato e si è messo a lavorare, ha creato la Terra, e gli esseri umani sono arrivati sulla Terra già belli e fatti, così come siamo oggi… punto. Quindi noi siamo sempre stati così perché un giorno un Dio si è svegliato… e questa è stata la credenza comune per diverse centinaia, se non migliaia di anni. In tempi più moderni, parliamo del 1800 circa, la scienza cominciava ad evolversi, diventava più semplice la comunicazione e quindi il popolo diventava un po' più scettico, diventava un po' più difficile  credere a questa teoria della genesi. Serviva qualcosa di più scientifico… e allora che cosa ci hanno insegnato, e che cosa ci viene insegnato ancora oggi nelle scuole? Che noi siamo diventati esseri umani grazie ad una sorta di evoluzione genetica che si può teorizzare e che si può spiegare grazie alla teoria evoluzionistica di Charles Darwin. Avrai sentito parlare di questo personaggio… non soltanto perchè in televisione c'è "ciao Darwin"! Ma ci saremo chiesti "chi è questo Darwin?". E probabilmente abbiamo un'informazione nella nostra testa, da qualche parte, magari non la ricordiamo come un insegnamento scolastico, ma ci dovrebbe essere, e potresti andarla a cercare nella tua mente, c'è un'informazione, da qualche parte, che dice che in natura si evolve il più forte.

Pensaci un po’. Ti risuona questa frase? Il più forte si evolve. E il debole si estingue.

E questa è la base della teoria evoluzionistica di Darwin. O comunque quelle poche cose che in qualche modo ci vengono insegnate senza andare nel dettaglio e senza comprendere bene che cosa disse davvero Charles Darwin, perché e in quale contesto storico. Però ci viene insegnato normalmente, ci viene fatta bere questa teoria e noi piccoli bambini, che diamo per scontato che il nostro insegnante ci dica la verità e che i libri dicano la verità, prendiamo per buona questa teoria e nella nostra mente si forma una credenza che dice:

Il più forte si evolve e sopravvive.

Il debole invece soccombe e muore, si estingue.

Se ci pensi un attimo dovresti trovare informazioni del genere da qualche parte remota del tuo banco dati di memoria ricordi cosa ti dissi nei primi capitoli di questo video libro? Non credere a una parola di quello che ti dirò, né tantomeno, non credere ad una parola di quello che ti viene detto in giro, e che ti dice anche la tua stessa testa. perché determinate informazioni, e a volte delle credenze, a volte delle spinte a delle azioni, potrebbero essere generate da pensieri installati da indottrinamenti come questo.

In natura sopravvive e vince il più forte.

Il debole muore, soccombe e si estingue.

Ok?

Pensa a questa informazione, a questa macroinformazione quanto potente è!

Ma, facciamo un passo indietro e vediamo davvero che cosa disse Darwin:. Nella sua teoria nel 1859 Charles Darwin diviene famoso con il suo libro "l'origine delle specie" e se lo vai a sfogliare, lo leggi o ti informi un po’ scoprirai che, fondamentalmente, la sua teoria si basa su questo principio: ovvero il fatto che noi siamo diventati quello che siamo diventati in due passi fondamentali:

Il primo passo è stato una mutazione accidentale.

Ovvero una cosa casuale, non voluta che accade spesso in natura e accade normalmente con il più piccolo della cucciolata. Quindi una mutazione accidentale genera un primo cambiamento all'interno di una specie. Questa mutazione genetica può dare delle nuove risorse, nuove capacità, nuove abilità all'essere mutato. E queste nuove abilità tenderanno a farlo sopravvivere e adattare meglio all'ambiente. E, soprattutto, diventando il migliore all'interno della sua specie, vivrà di più e riuscirà a diffondere il nuovo gene meglio e più degli altri.

Quindi, ricapitoliamo:

Noi siamo diventati quello che siamo diventati per un caso e perché siamo stati i più forti della nostra specie. Interessante…

Quindi secondo la teoria evoluzionistica di Darwin sopravvive il più forte.

Questo presuppone che in natura ci sia competizione, che in questa competizione vinca il più forte e che la natura non si prende cura di noi ma dobbiamo essere noi a riuscire a sopravvivere alla natura stessa, in quanto noi staccati dalla natura stessa. Quindi se noi siamo più forti rispetto a tutto il nostro ambiente ci evolviamo e andiamo avanti.

Se non siamo i più forti, periamo, soccombiamo e ci estinguiamo.

Ora questa teoria ci è stata infilata sin da piccoli, in qualche modo nella nostra testa, una teoria basata quindi sulla PAURA e sulla COMPETIZIONE.

Ti suonano già familiari queste due parole?

Paura e competizione.

Paura che non riusciremo a vivere all'interno del nostro ambiente e dobbiamo competere per esser i migliori.

In realtà non è esattamente così in natura… in realtà in natura ci evolviamo grazie a delle mutazioni adattive, ovvero mutazioni che ci permettono di adattare il nostro corpo all'ambiente. Non a caso l'umano è uno degli esseri, degli animali, più evoluti nell'adattare i propri geni e il proprio corpo all'ambiente circostante. Per capire cosa vuol dire un mutamento adattivo, può essere utile l'esempio della giraffa, giraffa che ha il collo inizialmente corto, e riesce a mangiare le sue foglie preferite perché in quel momento storico gli alberi sono ancora bassi e riesce a mangiarli a quell'altezza, a mano a mano che gli alberi si alzano o che c'è una deforestazione in qualche modo l'altezza delle foglie da lei preferite si alza, la giraffa dunque allunga il proprio collo per adattarsi all'ambiente e continuare a sopravvivere. Ovviamente questo avviene in tempi molto, molto lunghi. Se pensiamo che noi stessi come umani ci siamo adattati a vivere da un ambiente completamente puro e naturale e pulito, come poteva essere la Terra di qualche migliaio di anni fa, a un ambiente completamente sporco e intossicante come quello che è oggi, ma anche una maniera molto più semplice, se rifletti, basta pensare come il nostro corpo si adatta al fatto che noi in qualche modo all'interno di noi stessi assorbiamo e mettiamo delle tossine: ad esempio se hai mai fumato in vita tua, probabilmente ti sarai reso conto che la prima volta che hai fumato il corpo, i polmoni, la gola in qualche modo subito ti ha dato lo stimolo di tossire di espellere quella robaccia che hai buttato dentro. E questo è lo stimolo classico del nostro corpo perché tende a proteggerci e butta fuori la tossina che abbiamo, in qualche modo,forzato ad inserire. Un pò come quando mangi qualcosa di avvelenato o di intossicato, magari qualche cibo scaduto che è andato a male, che succede, il tuo corpo immediatamente o dopo un pò lo espelle o vomitando o in qualche altra maniera. Quindi, questo è il nostro metodo di protezione Però che succede? Che se tu malgrado il tuo corpo che sta cercando di proteggerti dall'elemento tossico, continui a dargli l'elemento tossico, il tuo corpo dice: io non posso fare a meno, perché l'ambiente è tossico: quindi, visto che io non posso in qualche modo buttare fuori la tossina, mi adatto e improvvisamente la sigaretta comincia a piacermi e non darti più fastidio perché il corpo in qualche modo si è adattato ad assorbire la tossina. Ciò non vuol dire che non ti faccia male ma semplicemente che il corpo si adatta anche in tempo abbastanza rapido. Questa è la nostra capacità di adattamento.

Ora, la mutazione adattiva in natura, serve per adattare il nostro corpo e le nostre funzioni organiche alle mutazioni ambientali e tanto più un essere riesce a mutare e adattarsi all'ambiente tanto più ha capacità di sopravvivere. Ecco perché l'uomo è uno di quelli che sta sopravvivendo meglio…

C'è da dire anche che l'uomo non è altro che un elemento della natura: fondamentalmente facciamo parte del regno animale e in quanto essere, facente parte del regno animale e della natura stessa, rispondiamo alle stesse regole, quindi le mutazioni adattive ci permettono di mutare i nostri geni in modo da creare una biosfera armoniosa e cooperativa. Quindi, l'evoluzione della specie, non avviene per competizione ma per cooperazione.

Tra l'altro in natura, ci sono migliaia di esempi di animali e specie che collaborano tra di loro per cui gli uni sono necessari agli altri: questo accade sia nel mondo animale che nel mondo vegetale… quindi, tornando a Darwin, ci hanno fatto credere che la sua teoria evoluzionistica fosse quella vera: fosse quella vera, fosse la Bibbia, fosse la verità, e quindi ci hanno in qualche modo installato il programma di paura e competizione

Fondamentalmente la teoria di Darwin ci dà in qualche modo la paura come motivazione: la paura che il mondo, la natura, non ci supporterà quindi, per non morire, per non perire, per non estinguerci dobbiamo diventare i più forti, se diventeremo i più forti ci evolveremo procreeremo e nostra specie andrà avanti.

Perciò : LOTTA e COMPETIZIONE.

Questo è quello che ci insegna Darwin, questo è quello che ci hanno infilato nella testa, questo è quello in cui siamo stati indottrinati in tutto il mondo e che ci hanno fatto credere dal 1859 a questa parte.

Sai come si genera una credenza collettiva?

Hai mai sentito parlare dell'esperimento delle 100 scimmie?

Ci fu un certo Liam Watson, un giornalista, che riprese questo esperimento in uno dei suoi scritti… praticamente degli scienziati, che cosa fecero? Si resero conto che... allora, insegnarono ad un gruppo di scimmie, ai macachi praticamente, a lavare le patate, cosicché toglievano la terra e potevano mangiarle più tranquillamente; ora questa nuova abilità, si diffuse prima lentamente, all'interno della loro comunità quindi piano piano, le prime scimmie cominciarono a lavare le patate prima di mangiarle; poi sempre di più, poi sempre di più, comunque lentamente; però poi accadde una cosa particolare: nel momento in cui il numero di scimmie che sapevano fare questo raggiunse una sorta di massa critica improvvisamente la diffusione in tutti gli altri gruppi, in tutte le altre comunità,addirittura di isole distanti, che non avevano contatti con queste scimmie, si diffuse molto velocemente, quindi, addirittura a distanza di spazi senza il contatto con le scimmie stesse che avevano l'abilità, improvvisamente altre scimmie di altre isole acquisirono la stessa abilità e cominciarono a pulire le patate anche loro.

Questo si può spiegare in mille modi, però fondamentalmente potremo dire che nel momento in cui si raggiunge una massa critica, la nostra vibrazione, il nostro pensiero, la nostra conoscenza entra in una sorta di conoscenza collettiva di coscienza globale, da cui altre persone in qualche modo possono attingere. Questo potrei presupporre che è lo stesso motivo per cui spesso quando avviene una nuova invenzione, avviene quasi contemporaneamente in più posti in contemporanea; quindi più scienziati, più o meno nello stesso momento, senza avere contatti tra di loro, arrivano alla stessa intuizione. questo perché probabilmente la massa critica, l'intuizione, la conoscenza globale è arrivata a un punto in cui esiste questa informazione e può essere presa da chi in qualche modo può esser connesso ad essa.

E qui ci arriveremo…

Che cosa ci dice l'esperimento della centesima scimmia?

Che nel momento in cui una massa critica abbastanza elevata di persone, crede in una determinata cosa questa si diffonde all'intera comunità molto, molto velocemente. E così noi oggi siamo tutti convinti che nella nostra vita quotidiana, si evolve il più forte e dobbiamo avere paura del nostro ambiente così dobbiamo essere sempre in competizione. Sempre con la paura che ci deve motivare ad essere il migliore, altrimenti, ci estinguiamo.

A scuola non ci insegnano e si dimenticano di dirci un piccolo pezzo della storia di Darwin: Darwin stesso prima di morire, ammise che la sua teoria era sbagliata. Ma ormai era in giro, la conoscevano tutti, e quindi andava bene così anche perché probabilmente conveniva di più. Adesso ci arriveremo. Darwin stesso in qualche modo ammise, che era molto più valida la teoria di Lamarck… hai mai sentito parlare di Lamarck? Lamarck è antecedente a Darwin, quindi la sua teoria viene fuori 50 anni prima che Darwin nascesse, ma non si è mai sviluppata come credenza collettiva perché probabilmente a nessuno conveniva. Che cosa dice la teoria evoluzionistica di Lamarck?

Lamarck dice che l'esser umano è un essere della natura, fa parte della natura, e come tale è collegato all'ecoambiente, è collegato alla biosfera, è collegato appunto all'ambiente da cui proveniamo. Ne rispettiamo le regole, e rispettiamo l'ambiente stesso. Ricordiamoci : tutti gli animali in natura, in quanto facenti parte della biosfera e consapevoli di essere parte della natura stessa, rispettano l'ambiente in cui vivono.

Tranne l'uomo.

Perché nessuno ci ha mai detto o insegnato, che noi siamo esseri provenienti dalla natura e facciamo riferimento alle stesse regole e quindi facciamo parte di una biosfera che deve essere mantenuta in equilibrio… abbiamo accettato consapevolmente o inconsapevolmente la teoria darwiniana, dove ci dice che noi siamo in lotta contro la natura e quindi ci sentiamo staccati da essa. Ed essendo in lotta vince il più forte quindi siamo autorizzati a distruggerla e depredarla. Pensa per un attimo che mondo sarebbe se dai primi del 1800, tutte le generazioni fossero state indottrinate con questa nuova informazione. cioè che noi siamo parte della natura, che noi siamo animali come tutti gli altri, che noi facciamo parte di una biosfera che deve essere mantenuta in equilibrio che questo è il nostro ambiente è vitale e come tale va rispettato: rispettando il nostro ambiente, l'ambiente si prenderà cura di noi… pensa oggi come vivremmo.

Pensa oggi che rispetto avremmo per la natura.

Pensa oggi come la natura ci fornirebbe di tutto ciò che avremo bisogno… come già normalmente è, se soltanto ci aprissimo ad una mentalità diversa,che non è quella dello sfruttamento ma è quella della cooperazione e della collaborazione. Ma questo era quello che diceva Lamarck e purtroppo Lamarck non se l'è filato nessuno....

Ma capiamo perché non se l'è filato nessuno… capiamo perché nessuno ha voluto divulgare una teoria ben più pratica e realistica di quella di Darwin. Capiamo perché la teoria di Darwin è diventata una conoscenza globale, una credenza collettiva… per quale diavolo di motivo ci hanno voluto indottrinare in questa maniera.

Ora per farci un quadro un pò più completo, dovremo comprendere prima di tutto chi era Charles Darwin? Da dove arrivava? Da dove arriva la sua teoria e in quale momento storico e Paese egli viveva? Andiamo per gradi:

Adesso ti faccio un'altra domanda… probabilmente, abbiamo detto, avrai sentito parlare in qualche modo di Charles Darwin, allora ti chiedo:

il nome Alfred Russel Wallace ti dice qualcosa?

Forse no, un perfetto sconosciuto.

Eppure nella storia non ci raccontano che questo cittadino comune è uno scienziato, un naturalista: crea questa teoria dell'evoluzione della specie e la manda a Darwin.

Darwin chi era? Darwin era il pupillo di Charles Lyell, scienziato dell'Inghilterra vittoriana, scienziato inglese anche lui. Entrambi facevano parte della classe alta dell'Inghilterra vittoriana. Classe alta che aveva estrema influenza e importanza all'interno dell'Inghilterra vittoriana. Ora, gli arrivò questa teoria in mano ma, il fatto che Wallace fosse un cittadino comune della classe borghese era impensabile per quel periodo e quindi che cosa fecero? Ci fu una sorta di accordo tra Lyell, Darwin e Josef Hunter un'altro botanico, sempre di quella cricca che decisero di far uscire questa teoria evoluzionistica con il nome di Darwin per primo e il nome di Wallace per secondo quindi divenne "la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin e Alfred Russel Wallace". Ora nel mondo scientifico il primo nome è in genere la persona che ha creato la teoria mentre il secondo è quello che gli ha dato la mano, il portaborse insomma. E in questo modo pian piano il nome di Wallace si è dimenticato ed è scomparso nei meandri dei ricordi storici,tanto che probabilmente quel nome a te non ha detto assolutamente nulla.

C'è un'altra grande differenza:

la teoria che mandò Wallace, era leggermente diversa rispetto a quella che Darwin e gli altri nella sua cricca hanno pubblicato: la teoria di Wallace si basava sul fatto che il più debole veniva eliminato: che Darwin & Co hanno cambiato con "sopravvive il più forte"… può sembrare la stessa cosa ma ragioniamoci un attimo:

Si estingue il più debole e sopravvive il più forte, non sono esattamente la stessa cosa.

Pensaci.

Ipotizziamo due mondi: un mondo A e un mondo B:

un mondo A dove sopravvive solo il più forte. Quindi bisogna sempre essere al top, bisogna sempre competere, sempre vincere perché altrimenti moriamo.

Nel mondo B si estingue il più debole. Quindi basta non essere il più debole non bisogna essere necessariamente il migliore e competere: basta non essere il più debole, che è molto più semplice di essere il migliore… non pensi?

Ora questo concetto in natura è abbastanza normale:

in una cucciolata, magari di 10 cuccioli, quello più debole in genere è quello che muore prima o perché non viene neanche allattato dalla madre, o perché viene mangiato dai predatori o in qualche modo la natura fa il suo effetto. Lo fa scomparire in maniera tale che i suoi geni non si tramandino perché altrimenti potrebbe far diventare la specie più debole. Ma non tutta la cucciolata, cioè ipotizziamo che ci sia una cucciolata di 10 cuccioli: uno è debole e malato, questo perisce, e questo è quello che ci ha detto Wallace, gli altri 9 si evolvono e sopravvivono.

In base alla teoria delle specie invece, la sopravvivenza del più forte, sopravvive solo quello più forte, quello che vince nella competizione, quello che vince sempre e che riesce ad essere il migliore sono due concetti estremamente diversi e sicuramente il primo, prevede una vita molto più rilassante e tranquilla rispetto al secondo. Dove dobbiamo sempre avere paura di non essere i migliori perché dobbiamo essere sempre in competizione, perché dobbiamo vincere e sopravvivere…

Ora, perché fu fatta questa piccola modifica alla teoria di Wallace?

Perché quando Darwin andò a presentare questo al mondo vittoriano, lo andò a presentare ad una classe alta, elevata, che si credeva superiore rispetto alla classe bassa e popolare e quindi enfatizzò il concetto che vince il più forte, che si evolve il più forte così da dare ancora più luce e credito, alla borghesia vittoriana. Questo piacque ovviamente ai potenti, che si sentivano ancora più forti adesso grazie anche a questa teoria dell'evoluzione della specie quindi loro erano i migliori, loro dovevano sopravvivere ed evolversi e tramandare i loro geni, cosi che hanno accettato la teoria di Darwin. Hanno tolto il nome di Wallace e l'hanno spinta e fatta conoscere e diffusa più possibile. Tanto che è diventata una credenza collettiva…

E’ vero che in natura ci sono tantissimi esempi di competizione, ma ce ne sono almeno altrettanti di collaborazione e di aiuto.

Attenzione Darwin e Lamarck non furono gli unici:

Un altro personaggio, questa volta russo, più o meno dello stesso periodo storico, il suo nome è un pò particolare: Pyotr Kropotkin, sembra uno scioglilingua, sviluppò anche lui una sua teoria evoluzionistica e nel suo libro, in inglese si chiama MUTUAL AID, quindi aiuto reciproco, spiegò e dimostrò come appunto l'aiuto reciproco, la collaborazione è molto più utile per l'evoluzione della specie piuttosto che il reciproco conflitto e la lotta. Ma anche di questa teoria non se ne è mai saputo nulla. Ora è ovvio che queste teorie non potevano essere diffuse dai potenti, innanzitutto i potenti erano quelli che avevano la capacità di diffusione verso il popolo, e soprattutto ai potenti conveniva che venisse data scientificamente una teoria dove vince il più forte, il più forte si evolve, perché erano loro i più forti. E’ in base poi a questa stessa teoria, che vedremo più avanti applicata nella rivoluzione industriale e nello sviluppo del capitalismo che prevede l'aumento del potere da parte di pochi. Qui stiamo nel 1859, ci rendiamo conto da allora ad oggi come sono cambiate le cose grazie della diffusione o a causa della diffusione di questa teoria?

Che cosa ha causato poi nei giorni nostri la teoria di Darwin?

Ha causato questa continua smania di dover essere il più forte, il più forte è chi ottiene, ottiene, ottiene, chi ha più terre, chi ha più soldi, chi ha più beni materiali, chi ha più ... più....

Così sono nate le CORPORATIONS, le cosiddette grandi aziende, che un pò comandano il mondo, ma lo vedremo e che essendo nate da un principio per cui noi siamo staccati dalla natura, possiamo tranquillamente distruggerla e depredarla delle proprie risorse, per i nostri comodi e per ottenere sempre di più. Così che noi possiamo accumulare, ricchezza, terre, beni, molto spesso inutili, perché così siamo i più forti. Così siamo la specie superiore, siamo quella che si evolve e che non si estingue…





Nel prossimo articolo parleremo del come ci siamo trasformati in consumisti: cosa c'è stato dietro, chi l'ha pagato, chi l'ha creato, con tanto di nomi e cognomi… andremo a svelare un altro piccolo pezzo di storia che si aggiunge a quello svelato oggi! 



(Testo ripreso da un video di Daniele Penna)