venerdì 3 maggio 2019

BARDDAS - LE TRIADI BARDICHE



BARDDAS - LE TRIADI BARDICHE

 


immagine dal web

 


 Tre è il numero sacro dei Celti, con il suo multiplo 9, il 3 volte 3. Tutto è triplice: la società, che è divisa in chi produce con Amore, in chi combatte con la Forza e in chi governa con la Saggezza; le divinità, che si manifestano spesso a gruppi di tre; le età dell'uomo,giovane-adulto-vecchio, quelle della donna, vergine-madre-anziana; e le fasi della luna, crescente-piena-calante (la quarta, oscura, non guarda verso il mondo degli uomini). Nove sono le vergini che sorvegliano il calderone della rinascita, mentre andare "oltre la nona onda del mare" significa andare ai confini estremi del mondo.


Le Triadi Bardiche, Barddas, sono scritte in gallese e compilate nel XVI secolo dal bardo e studioso gallese Llewellyn Sion di Glamorgan. Ogni Triade è come un enigma da interpretare e "risolvere" con la nostra intuizione, la nostra sapienza, la nostra sensibilità. Queste Triadi sono il fondamento spirituale della maggior parte degli ordini e gruppi druidici esistenti nel mondo, e ispirano anche le congreghe (coven) wicca del Galles: ognuno poi è libero di identificare in ciò che è Divino, la Dea, il Dio, o gli Dei con i quali si sente a proprio agio. Con le Triadi si recupera la parte essenziale dell’insegnamento spirituale più antico che proviene dal numinoso. Si riannodano i fili di una concezione magica dove ogni cosa che vive è abbracciata ad ogni altra. Il fine è quello della Felicità Suprema, e quindi una spiritalità gioiosa, che si fonda sulla bellezza divina dell’esistenza in tutti i suoi aspetti, anche se questo è qualcosa che incontra ostacoli oscuri che dobbiamo avere la forza di oltrepassare.

 

 

 

 


1. Tre sono le cose che il viandante non può controllare: il Tempo, lo Spazio e la Verità.

  2. Tre sono le cose che mantengono l’ordine e sistema per ciascuna cosa nel mondo : Numero, Peso e Misura.

  3. Tre sono le cose che dovrebbero venire considerate prima di tutte: Natura, Forma e Lavoro.

  4. Tre sono le cose che distruggono ovunque viaggiano: Acqua, Fuoco e la maledizione degli Dei.

  5. Tre sono le cose senza eguali nel mondo: Bellezza, Amore e Necessità.

  6. Tre sono le cose che un viandante non può cancellare: Grande Amore, Grande Odio e Grande Abbondanza.

  7. Tre sono le cose con si fermano mai in un viandante: il cuore nel lavorare, il respiro nel muovere, e l’animo nel proporre.

  8. Tre sono le cose difficili da vincere per un Viandante: il suo genio, il suo credo e la sua nazione.

  9. Tre sono le cose su cui ciascun viandante dovrebbe riflettere: da dove viene, dove si trova, e dove andrà 10. Tre sono le cose difficili da realizzare completamente per un viandante: conoscere se stesso, vincere il suo appetito, e mantenere il suo segreto.

  11. Tre sono le cose di cui “tutto” non è bene: fare tutto ciò che la passione desidera, credere a tutto ciò che si dice sulla terra, e mostrare tutto ciò che si conosce.

  12. Tre sono i martiri senza uccisione: la generosità di un viandante bisognoso, la castità di un giovane viandante, e un alto tenore di vita senza ricchezza.

  13. Tre sono le cose la cui perdita genera sventura: il raggiungimento della conoscenza, una coscienza pura, a l’amore degli Dei.

  14. Tre sono le cose che abbagliano il mondo: disonestà, supremazia, e l’eccessivo amore per uomini e donne.

  15. Tre sono i consigli dell’uccello giallo:non addolorarsi troppo di ciò che è accaduto, non credere in ciò che non può essere e non desiderare ciò che non puoi ottenere.

  16. Tre sono le cose che arrivano al Viandante senza che se ne renda conto: sonno, peccato e vecchiaia.

  17. Tre sono le cose essenziali per compiere ogni atto: conoscenza, abilità e desiderio.

  18. Tre sono le fonti della conoscenza: ragione, fenomeno e necessità.

  19. tre sono gli insegnanti di un Viandante: la prima gli eventi, che derivano da ciò che si vede e si sente, la seconda l’intelligenza, che viene dalla riflessione e dalla meditazione; e la terza il genio, individuale, dal dono degli Dei.

  20. Tre sono le istruzioni a cui non è saggio credere: ciò che un Viandante insegna a favore di ciò che è per il proprio profitto e successo; ciò che insegna con odio ad una altro; e ciò che un Viandante saggio ai suoi stessi occhi insegna.

  21. Tre sono le cose senza le quali nulla può essere: il potere del grande Spirito, il Dio e la Dea, l’amore degli Dei, e la saggezza degli Dei.

  22. Tre sono le cose che nessuno oltre agli Dei può sapere: l’inizio di tutto, la causa di tutto, e la fine di tutto.

  23. Tre sono le cose che nessuno oltre agli Dei può fare: creare ciò che non è mai esistito prima, sapere ciò che avverrà, e giudicare oltre coscienza.

  24. Tre sono le cose che è meglio lasciare agli Dei: giudicare, premiare e retribuire; poiché non c’è nessuno oltre a Loro che sa cosa delle tre è dovuta ad un altro.

  25. Tre sono le cose che fanno rimanere vicini agli Dei: la comprensione intuitiva, un lungo e sofferto amore, la conoscenza contemplativa.

  26. Tre sono i doni degli Dei: immaginazione, intelligenza, e carità.

  27. Tre sono le cose che avvicinano il Viandante agli Dei: pazienza, amore e coscienza.

  28. Tre sono le cose che spingono a pregare gli Dei: una lunga malattia, una lunga avversità, ed un lungo dolore.

  29. Tre sono le cose che gli Dei non perdonano ad un Viandante: diffamare gli Dei, non credere agli Dei, e disperare degli Dei.

  30. Tre sono le punizioni: la punizione della legge della terra, la punizione della coscienza, e la punizione degli Dei.

  31. Tre sono le cose che muovono insieme alla stessa velocità l’una con l’altra: illuminazione, pensiero, e l’aiuto degli Dei.

  32. Tre sono le cose a cui non si può mai dare una giusta ricompensa: i genitori, i buoni maestri e gli Dei.

  33. Tre sono le cose che teniamo in troppa considerazione e che portano via il nostro orgoglio: il nostro denaro, il nostro tempo e la nostra Coscienza.

  34. Tre sono le cose che si assomigliano: una spada luminosa arrugginita dal troppo tempo tenuta dentro il suo fodero, l’acqua limpida che puzza per il troppo tempo, e la saggezza morta per il lungo disuso.

  35. Tre sono quelli fanno piacere agli Dei: coloro che amano ogni essere vivente con tutto il cuore, coloro che amano ogni cosa bella con tutta la loro forza, coloro che ricercano la conoscenza con tutta la loro comprensione.

  36. Tre sono le cose di cui ogni cosa è capace, e senza le quali nulla può essere: la forza del corpo e della mente, la conoscenza, e l’amore per la saggezza intuitiva.

  37. Tre sono le cose che non possono essere opposte: la natura, la necessità e la decadenza.

  38. Tre sono le genti difficili da credere: un vagabondo che viene da lontano, un lettore di libri in lingua straniera, e colui che è più vecchio dei suoi vicini.

 39. Tre sono i tipi di persone a cui non è saggio credere: lo straniero riguardo i suoi beni, un Viandante anziano che predica del tempo antico, e un viandante che millanta la sua saggezza.

  40. Tre sono le armonie che tengono insieme tutte le cose: l’armonia dell’amore e giustizia, l’armonia della verità e l’immaginazione, e l’armonia degli Dei e la necessità.

  41. Tre sono i consigli di Gwydion: conoscere il potere, conoscere la propria saggezza e conoscere il proprio tempo.

  42. Tre sono i vanti di uno stolto: ricchezza, discendenza, e dissolutezza.

  43. Tre sono le scuole del Viandante saggio: coscienza, ragione e istruzione.

  44. Tre sono le cose essenziali per il saggio da conoscere: gli Dei, se stessi, e l’inganno del mondo.

  45. Tre sono le cose che il saggio ottiene: prosperità, dignità e gioia.

  46. Tre sono i trionfi del saggio: dignità, intuizione e l’elogio.

  47. Tre sono le cose di cui un saggio si può elogiare: la propria comprensione, il proprio lavoro artigianale, e la propria virtù.

  48. Tre sono le piaghe di un saggio: il sesso, il bere, ed un cattivo temperamento.

  50. Tre sono le cose che capitano a chi non è saggio: fallimento, disgrazia e dolore.

  51. Tre sono le iniziazioni alla saggezza: l’insegnamento legittimo, comportamenti effettivi, amore istintivo.

  52. Tre sono le operazioni sagge: addomesticare la selvatichezza, diffondere la pace e migliorare le leggi.

  53. Tre sono le virtù speciali della saggezza: generosità, industriosità, e prudenza.

  54. Tre sono le cose che ostruiscono la saggezza: orgoglio, avidità e timore.

  55. Tre i sinonimi di saggezza: necessità, modestia, e utilità.

  56. Tre sono le dimostrazioni di saggezza: credere alla ragione, credere all’immaginazione, credere al miglioramento.

  57. Tre sono le conseguenze della saggezza: immaginazione, risolutezza, e lo sforzo.

  58. Tre sono le qualità che mostrano saggezza: soffrire in maniera discreta, perdonare le ingiurie, e ricercare la conoscenza.

  60. Tre sono le certezze della saggezza: memoria, riflessione e comportamento.

  61. Tre sono i segni della saggezza: semplicità, sforzo e lunga sofferenza.

  62. Tre sono le armonie della saggezza: generosità e abbondanza, conoscenza e umiltà, e valore e clemenza; e non è nè un Viandante nè un saggio quello in cui tali cose non vivono in armonia.

  63. Tre sono i fondamenti della saggezza: discrezione nell’apprendere, memoria nel trattenere, ed eloquenza nel raccontare.

  64. Tre sono le cose che rafforzano la mente e la ragione: vedere molto, riflettere molto, e resistere molto.

  65. Tre sono le cose che abbelliscono la mente: l’avversione nei confronti della pazzia, una virtù provetta, e il desiderio di apprendere.

  66. Tre sono le risorse di un Viandante: intelligenza, amore e preghiera.

  67. Tre sono le cose che un viandante che desidera imparare deve fare: ascoltare attentamente, contemplare con attenzione e stare in silenzio continuamente.

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