sabato 4 maggio 2019

IL SOGNO DI MERLINO E IL SACRO GRAAL - 2° parte







Il SOGNO DI MERLINO E IL SACRO GRAAL

- 2° parte -

 

 


“Gnosis Recepta Ab Antiqua Luce”


Ho ripreso a “canalizzare” Merlino, quel Sé interiore vasto come la Terra e il Cielo, ponendo precise domande che concernono gli elementi fondamentali dell’antica arte e conoscenza druidica, così come delle leggende arturiane...





CREATURE MITOLOGICHE O REALI?




Domanda:

“Tutti quegli esseri di cui si narra nelle leggende, come draghi e folletti, fate ed elfi… esistono, sono esistiti veramente o sono soltanto una fantasia?”


Risposta:

“Tutti quegli esseri, come qualsiasi altra creatura che sia esistita sul vostro Piano, sono viventi ma in una differente dimensione.

Essi ‘vibrano’ cioè in modo diverso da voi ed è il motivo per cui non li vedete.

È quella “Terra di Mezzo” di leggendaria memoria.

Hanno dovuto proteggersi in tal modo per sopravvivere e continuare la loro evoluzione.

Esistono innumerevoli ‘Regni’ in questa Esistenza, ciascuno con la vibrazione adatta per lo sviluppo di determinate forme.

Similmente al ‘Regno dei Morti’ e tanti altri.

In altri tempi era normale convivere con alcune di quelle creature, ma poi il distacco si rese necessario quando voi perdeste il contatto con la Madre e con la vostra interiorità.

Oggigiorno sta lentamente tornando quella possibilità, in base al vostro risveglio alla vera Vita.

Molti di quegli esseri vorrebbero con tutto il cuore avere di nuovo una connessione con voi, sentire la vostra vicinanza, e posso dirvi che avverrà e sta già avvenendo per qualcuno.

Tornerà il tempo dei magnifici draghi, delle incantevoli fate, dei meravigliosi elfi, dei simpatici gnomi e tutte le strardinarie creature di cui avete sentito con stupore raccontare nelle favole.

Quel tempo è ormai vicino, e potrete rendervene conto dall’amore e dal rispetto che spontaneamente comincerete ad avvertire per la Natura.

Nella misura in cui aumenta la vostra sensibilità ed empatia verso gli esseri che potete vedere con i sensi ordinari, ed anche l’amore per voi stessi, si apriranno certe porte rimaste chiuse per secoli: le porte della percezione sottile.

Riconoscendo nuovamente la sacralità della Vita, tutto questo accadrà.

Basterà che apriate il vostro Cuore…

Io Sono Merlino.”





COME CONTATTARE LE CREATURE DELLA “TERRA DI MEZZO”





“Cara Matilde,


Chiedilo alla Madre Terra.

Fallo possibilmente stando in un bosco e rivolgendo la tua preghiera alla Natura intorno: un albero, un fiore, un animale, un corso d’acqua, il sole che filtra fra i rami, il vento che soffia leggero…

Fallo con tutto il tuo cuore e prometti che non farai mai del male ad alcuna di quelle creature.

Prometti anche che ti prenderai cura di qualcuna di esse: un animale domestico, uccelli o altri abitanti del bosco.

Quelle creature hanno bisogno di vedere il tuo amore in azione e non soltanto il bisogno di soddisfare una curiosità.

Se vedono che sei sincera, amorevole e gentile potrebbero venire a te… sicuramente in un momento in cui non te l’aspetti!


Un abbraccio dai Saggi”







QUAL È LA DIFFERENZA TRA UN MAGO E UN DRUIDO?



“In realtà vi è poca differenza. Ecco perché io sono un Druido e mi chiamano il ‘Mago Merlino’. Merlino non è un nome di persona ma piuttosto un nome collettivo. Molti sono stati i Merlino nello svolgersi delle epoche. Esso indica un ruolo e una qualità. La qualità è quella del ‘Mago’, ovvero il comprendere le leggi della Natura imparando a rispettarle e ad applicarle nella vita quotidiana. Il ‘ruolo’ è quello di una guida per i ‘viandanti solitari’: coloro che cercano lo scopo della vita. Un Druido è essenzialmente quella guida, avendo la capacità di intrattenersi tanto con il mondo naturale quanto con il mondo degli uomini. Questi ultimi essendosi notevolmente distaccati dalla Natura come dal mondo interiore e non riuscendo più a trovare la giusta via di Casa. Essere un Mago è lo stato che precede e sostiene la Saggezza. Un Druido è colui che cammina tra i boschi proteggendone gli abitanti e coloro che li attraversano con rispetto. Il Druido è un custode della Terra, avendo stretto con Essa un patto di mutua fiducia ed assistenza.”






COS’È UNA RADURA SACRA?



“Una ‘Radura Sacra’ è quello spazio, all'interno di un bosco o nella foresta circondato dagli alberi, nel quale il Druido si ritrova per comunicare meglio con la ‘Radice della Vita’, attraverso il contatto diretto con il mondo naturale. Nei tempi antichi era assai facile trovare una radura silenziosa lontana dalle città, senza altri esseri umani. Oggi, come vedete, è molto più difficile, tant'è che i moderni Druidi possono creare essi stessi simili spazi anche nei propri giardini e terreni. Una volta disponibile, la radura viene consacrata invocando le ‘Energie delle Quattro Direzioni’ e la benedizione dei Guardiani e degli Spiriti del luogo: cosa che sarà di beneficio per tutti gli esseri che lo abitano e per coloro che vi sosteranno. Ma la Radura Sacra è anche un luogo interiore nel quale ci si ritira per ascoltare l'intima voce del ‘Silenzio nel Cuore’, connettendosi in tal modo alla misteriosa Sorgente di tutte le cose: la ‘Radice della Vita’.”







A COSA SERVONO I CERCHI DI PIETRE?


“I ‘Cerchi di Pietre’, dopo i luoghi naturali come le ‘Radure Sacre’, sono stati il primo tempio creato dall’opera umana. Le pietre sono considerate le ‘ossa della Terra’, la nostra Grande Madre. E nelle ossa si conservano le ancestrali memorie, l’intero passato geologico, biologico e coscienziale. Costruire un cerchio di pietre, specialmente se si tratta di Menhir (pietre erette), è parte di un’antico sapere: una tecnologia sacra. I Cromlech vanno infatti ad influire sulle correnti vitali della Madre, che potremmo paragonare ai nostri meridiani energetici, rafforzando e nutrendo la rete energetica interna e apportando nuova vitalità ai luoghi circostanti. Inoltre favoriscono la salute e crescita spirituale degli individui che vi sostano, pregando, meditando e celebrando rituali di Magia Bianca…”






COS’È LA CAVERNA DI MERLINO?




“La ‘Grotta dei Cristalli’ o ‘delle Visioni’, è un luogo molto intimo e segreto nascosto nelle viscere della Terra. Come qualsiasi caverna naturale, esso corrisponde al ‘Grembo della Madre’ ed è utilissimo soggiornarvi quando si debba prendere una decisione importante, avere chiarezza riguardo una situazione o semplicemente riposare e rinnovare il proprio essere. Nei tempi antichi, tali luoghi venivano utilizzati durante certe iniziazioni e anche per viaggi fuori dal corpo o nel tempo. Alcuni templi, simili a caverne, vennero realizzati con il medesimo scopo. Ma si tratta anche, al pari delle ‘Radure Sacre’, di uno spazio interiore in cui la Luce, condensata nella presenza dei cristalli, è generata dal buio grembo della Terra, così come una pianta nasce dal suo seme o l’ordine dal caos…”.






LA TRAPPOLA DI CRISTALLO




Domanda:

“Secondo i racconti tradizionali, Merlino finisce intrappolato da un potente incantesimo di Viviane (o Ninue, in altre versioni) che lo voleva tutto per sé… C’è qualcosa di vero in questa storia?”




Risposta:

“C’è sempre una verità nascosta tra le pieghe di un mito o di una leggenda. Si tratta di memorie di eventi storici attorno ai quali il tempo e la fantasia dei Bardi concede una seconda vita grazie alle loro abilità di poeti e cantori. Ebbene fu in una passata incarnazione, in un’altra era e civiltà, che venni rinchiuso in un cristallo per un incalcolabile numero di anni fino a che trovai il modo per liberarmi. Nelle storie cui fai riferimento, mi lasciai volontariamente incantare dalla mia discepola dopo averle insegnato ciò che potevo. Il mio compito sulla Terra era ormai concluso, in quell’epoca, e non rimaneva che attendere il nuovo Re e un Nuovo Regno. Così feci e permisi che gli avvenimenti prendessero una piega inconsueta: un modo originale per ‘lasciare il campo’! Volevo invero riposarmi e avere tutto il tempo per riflettere sulla mia vita e su quanto avessi fatto per favorire o contrastare il corso degli eventi, nell’eterno gioco degli opposti. La mia trappola cristallina funzionò a meraviglia, in quelle passate circostanze ad Atlantis, e si rivelò per me una delle più importanti iniziazioni...”.









I SIMBOLI DELL’ANTICA RELIGIONE VIVRANNO PER SEMPRE


È interessante notare come nelle festività “comandate” del cosiddetto Cristianesimo, le credenze del pensiero dominante non siano considerate importanti nell’immaginario collettivo quanto quelle precedenti l’avvento di tale oscura religione.

Ad esempio, tra i simboli del Natale vengono privilegiati quelli dell’Albero e di Babbo Natale piuttosto che il Gesù Bambino: l’Albero è un antichissimo simbolo druidico – l’Axis Mundi - mentre Babbo Natale, che la Chiesa ha tentato di “cristianizzare” in un fantomatico Santa Claus, non è altro che il ricordo di uno sciamano o stregone.

Nell’Epifania, che nelle intenzioni dovrebbe rappresentare la prima manifestazione della divinità di Gesù, è preferito il simbolo della Befana, portatrice di doni come Babbo Natale: figura che riporta la memoria di una donna-medicina o strega.

Nella Pasqua, indicante la resurrezione del Redentore, domina l’immagine dell’Uovo: presente in tutte le culture antiche come simbolo di fertilità e del perpetuarsi della Vita.

Vediamo in tal modo come la simbologia delle principali festività cristiane rimandi invece al ricordo di un’antica religione, prima che venisse soppressa dai conquistatori: l’Impero Romano, e, successivamente, il Cristianesimo.

La Religione Naturale o Sciamanesimo sopravvive così nella coscienza collettiva e continua ad avere la sua benefica influenza, nonostante tutti i tentativi di distruggerne perfino la memoria…




Sam-Yen











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