L’OMBRA E LO SPECCHIO
Le persone, specialmente quelle che si dedicano ad ‘attività spirituali’, hanno parecchi problemi con la loro ‘ombra’... volendo invece apparire, perfino a loro stesse, sempre buone, brave e magari anche un po’ sante, sempre con tutte le qualità ritenute migliori e più positive. Perché questo secondo voi?
Il ‘principio dello specchio’ è anche il ‘principio dell'ombra’: la nostra parte inconscia che può avere caratteristiche tanto positive e costruttive quanto negative e distruttive, come la psicologia insegna...
Questa è la parte più difficile di ogni cammino spirituale o di scoperta di sé stessi... i Maestri sono bravi a ‘indorare la pillola’, ma ad un certo punto è proprio necessario confrontarsi con questo tema... e pochi sono veramente disposti a farlo: “Quando il gioco si fa duro”, si dice, “solo i duri vengono a giocare”!
Abbiamo tutti creato una immagine di noi stessi, edulcorata, fatta di pregi e certamente anche di difetti, ma assolutamente edulcorata! È davvero difficile per noi dover ammettere certe cose. Chiunque vorrebbe essere Gandhi o Madre Teresa... ma quanti di noi potrebbero mai pensare di essere invece Hitler o Stalin (non mi viene un esempio femminile di questa portata!)? Naturalmente nessuno lo vorrebbe... eppure, se studiamo la storia, scopriamo che il povero Adolf era semplicemente un pittore dilettante che avrebbe voluto vivere della sua arte... ma, non essendo molto talentuoso, dovette alla fine fare i conti con la sua mediocrità e scelse la politica (!), tanto per sfogare le sue frustrazioni, dopodiché, pian piano si lasciò completamente assorbire dalle ‘forze oscure’, le forze del Caos. Sarebbe potuto accadere anche a noi, ma accadde a lui. La domanda è perché? Una risposta, magari un po’ consolatoria, che mi ero dato tempo fa: quando, con gli esempi che hai fatto tu, la cosa ci ‘urta’ così tanto può essere perché in un passato imprecisato (altre esistenze?), siamo passati attraverso quelle esperienze. Tutti siamo stati vittime e carnefici, magari anche molte volte, e possiamo pensare che se oggi aborriamo certi atti e manifestazioni, succede perché abbiamo imparato la lezione!
Sul giudizio: la mente giudica e non può farne a meno... infatti la sua natura è quella di paragonare e misurare ogni cosa... il giudizio nasce allora dalla necessità (per la mente) di creare una identità definita: io sono quello che ama certe cose, odia quelle altre... La radice del giudizio è perciò l’ego: una falsa identità! Dissolto l’ego svanisce anche il giudizio... fino a quel momento, potrei consigliare di non giudicare il fatto che giudichiamo: cerchiamo di essere più gentili, comprensivi e compassionevoli con noi stessi... e forse lo diventeremo anche con gli altri!
La Oneness e tutti i Maestri insegnano inoltre che noi non siamo i nostri pensieri. Ci sono evidentemente i pensieri e c’è una sorta di ‘serbatoio generale’ di questi pensieri: Amma e Bhagavan lo chiamano ‘pensosfera’. Jung lo chiama ‘inconscio collettivo’. C'è dunque un'unica mente che è come un'energia o atmosfera nella quale siamo tutti immersi. Abbiamo inoltre un cervello, che è come una stazione radiotrasmittente, in grado quindi di sintonizzarsi su una frequenza o un’altra a seconda delle EMOZIONI del momento. Perciò collegarsi con pensieri di odio e violenza piuttosto che di pace e amore, dipende da ciò che coltiviamo, in genere inconsapevolmente, dentro di noi... dipende dalle nostre programmazioni inconsce, ovvero dai nostri vissuti emozionali.
Chi è realmente consapevole di alimentare dentro di sé pensieri ed emozioni di violenza e distruzione? Chi vorrebbe mai ammettere di essere così perverso? Eppure abbiamo tutti delle ferite psicologiche tali da attrarre o creare una sintonia con quei pensieri. Beato chi lo vede e lo riconosce, poiché soltanto in questo modo si toglie potere alla cosa, evitando futuri disastri...
E se volete, posso essere anche più chiaro: la vittima attira sempre il proprio carnefice e spesso si innamora perfino di lui/lei! Ciò non giustifica affatto i carnefici, i quali, ahiloro, dovranno per ‘legge di compensazione’ subire sorti simili... fino a che, divenuti tutti noi coscienti di questi meccanismi non vorremo cambiare il gioco e sperimentare finalmente qualcosa di diverso.:-)
E' dal buio che nasce la luce, dal Caos che nasce il Cosmo... ci insegnano tutte le Scritture!
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