domenica 11 novembre 2018

LA FABBRICA DEL CONSENSO: COME SI MANIPOLANO LE MASSE



LA FABBRICA DEL CONSENSO: COME SI MANIPOLANO LE MASSE


Quello che m'interessa in questa serie di articoli è darvi la consapevolezza delle tante illusioni e dei tanti programmi, soprattutto dei vari programmatori che ci hanno installato questi determinati programmi, con l'obiettivo di in qualche modo renderci schiavi!

Schiavi non come era tanto tempo fa con una palla al piede e con le catene, ma con delle catene invisibili.

Con delle catene che si chiamano Credenze,

con delle catene che si chiamano Convinzioni,

con delle catene che si chiama Ego,

con delle catene che si chiamano Debiti,

con delle catene che si chiamano Paure

con delle catene che si chiamano Rabbia,

con delle catene che si chiamano Emozioni negative o sensi di colpa o chissà che cosa;

con tutto ciò che in qualche modo ci genera stress.

Ed ora cominciamo ad entrare nel vivo dei programmatori, quelli bravi nel Master Programmer, come potremmo chiamarli, dei migliori programmatori che sono riusciti ad installare nei popoli certi programmi, delle convinzioni, un ego ben fatto per i loro comodi, in maniera tale che noi potessimo sempre vivere in una situazione di stress, di competizione! In qualche modo di tutta quella serie di ambienti mentali che non ci permetteranno mai di svegliarci, riflettere e magari comprendere che c'è un modo migliore per vivere, un modo più libero per vivere, un modo migliore per godersi la vita. Questo esperto programmatore di cui vi voglio parlare stasera è stato un grande allievo di Sigmund Freud. Freud, probabilmente lo ricorderete: parla della psicanalisi, della psicologia ed è colui che in qualche modo ha studiato, ha compreso l'inconscio delle persone, per i suoi tempi, per le conoscenze che c'erano a quel tempo e da lì ha sviluppato determinate logiche e teorie. Un suo allievo, molto vicino a lui, ha sfruttato le sue conoscenze per poter manipolare le masse. Se probabilmente hai sentito parlare di Sigmund Freud, forse non avrete sentito parlare di Edward Bernays.

Chi è Edward Bernays? Nasce nel 1891 e muore nel 1995, ultracentenario quindi, una persona che ha segnato il mondo della Comunicazione, della Manipolazione delle masse nel mondo intero, e, già all'inizio del XX secolo, era molto vicino al presidente T. Woodrow Wilson e faceva parte e si muoveva per la propaganda di guerra, ma proprio perché era un grande esperto di comunicazioni e di conoscenza della mente umana, fu il primo che cambiò il termine “propaganda”, perché era ormai troppo legato alla guerra, con un termine che forse avrete sentito anche voi, il termine “pubbliche relazioni” o “public relations”. Bene, il termine “public relations” è stato creato da Edward Bernays per sostituire il termine “propaganda”, perché era un po' troppo bellicoso ed un po' troppo legato alla guerra. Questa fu una delle prime cose che fece in giovane età.

Ancora oggi il termine “public relations” o “pubbliche relazioni” viene utilizzato ovunque e sappi che questo termine è stato creato da questo personaggio. Tanto per cominciare a capire di chi stiamo parlando e del suo potenziale. A proposito degli studi di Freud, Bernays arrivò ad una sua teoria, ad un suo obiettivo, ovvero quello di riuscire a manipolare le menti delle persone, in modo da andare a toccare i desideri egoistici più profondi all'interno della gente così da poter in qualche modo renderle felici, ma rendendole allo stesso tempo docili e malleabili.

Allora Freud riuscì attraverso i suoi studi a dissotterrare quelle potenti emozioni sessuali, aggressive, che risvegliavano tracce del mondo animalesco che è dentro di noi. Bernays volle sfruttare queste conoscenze, queste leve, queste motivazioni, queste forte emozioni, questi forti impulsi per poterci fare denaro, per poter fare soldi.

Uno dei suoi clienti importanti fu l'American Tobacco, una delle più grandi aziende di produzione di sigarette al mondo. Ora, siamo più o meno nel periodo del 1928-1929, e l'American Tobacco gli chiese di aumentare le vendite. In quel periodo le donne non fumavano ancora tanto, non c'era ancora tanta emancipazione, quindi, attraverso vari studi e andandosi a consultare con degli amici, tutti psicologi di grande fama, comprese che la sigaretta, nella mente umana, nella psiche umana, rappresentava l'organo maschile, quindi “il pene”. Allora se lui fosse riuscito a collegare alla sigaretta la capacità e la possibilità da parte delle donne di liberarsi dalla egemonia e dal potere maschile, sarebbe riuscito a far fumare le donne e a far aumentare notevolmente la vendita di sigarette. Quindi, che cosa fece? Assoldò un gruppo di ragazzi e ballerine che sarebbero sfilati nella parata di Pasqua del 1928 e cominciò a fare un “battage pubblicitario” su tutti i media del tempo e disse che questo gruppo di debuttanti durante la parata avrebbe acceso la torcia della libertà contro la dominazione maschile, per essere finalmente libere dalla egemonia, dalla dominazione maschile. Tale fu l'annuncio disseminato su quanti più giornali e riviste, tutti i media del tempo e quindi durante la parata, giornalisti, persone, erano tutti curiosi di sapere quale diavolo fosse questa benedetta torcia e così quando arrivarono i debuttanti, quelle ballerine, a un cenno di Bernays, tutti assieme, tutti in contemporanea si accesero una sigaretta e si misero a fumare. E da quel momento, esso divenne il simbolo della libertà per le donne dalla dominazione maschile. Indovinate che cosa accadde? Che da quel giorno in poi le vendite delle sigarette esplosero, si moltiplicarono semplicemente, perché trovò la giusta leva, le giuste metafore e la giusta campagna pubblicitaria, ovviamente pagata ‘profumatamente’ dall'American Tobacco.

Poi, andiamo avanti, dopo la prima guerra mondiale le grandi Corporations cominciavano a preoccuparsi per il fatto che stavano producendo un po’ troppi prodotti, più di quelli che le persone potessero comprare o volessero comprare; quindi, bisognava semplicemente trovare il modo per far sì che le persone fossero spinte a comprare di più, anche beni, che in realtà non servivano loro. Indovinate chi chiamarono le grandi Corporations? Di nuovo Edward Bernays e mentre i ricchi meno male erano abituati a comprare beni e lusso e non stavano a pensare a ciò che serviva loro per apparire, per le classi meno abbienti questo non era ancora nella loro mentalità, perché eravamo in un periodo di ‘bisognismo’, ovvero le persone andavano a soddisfare soltanto i loro bisogni. Non andavano a cercare qualcosa di più, perché avevano un ego da soddisfare, perché quest'ego non era stato ancora programmato e fu allora che uno dei capi di Lehman Brothers fece una dichiarazione di questo tipo: “Dobbiamo trasformare l'America da una cultura di bisognismo ad una una cultura del desiderio. Gli uomini devono essere addestrati a desiderare delle cose nuove prima che le vecchie siano totalmente consumate. I desideri degli uomini devono eclissare i loro bisogni!”. Questo fu detto in una dichiarazione dei capi di una delle più grande banche del tempo e fu chiamato Bernays, appunto, per poter mettere in pratica questo progetto. Bisognava cambiare la cultura americana dal bisognismo al consumismo.

Questa parola l'abbiamo già sentita: consumismo. Noi oggi viviamo in un mondo consumistico e fu qui che nacque questa parola a cui noi siamo tanto abituati. Vediamo intanto com'è stato programmato tutto questo! Bernays nel progetto in questione fu finanziato dalle banche, quindi poteva avere risorse quasi illimitate. Le stesse banche crearono delle Corporations che aprirono delle vere e proprie catene di negozi pieni di prodotti che dovevano diventare ‘necessari’ per il pubblico (‘consumatori’). Bernays pagò ovviamente delle campagne pubblicitarie di tutti i tipi, ma anche degli studi di psicologi ‘indipendenti’, si fa per dire, che dimostrarono che molti prodotti erano buoni per loro, erano buoni per le persone. Questo lavoro di Bernays iniziò come una sorta di ‘evangelizzazione’ del pubblico per trasformarli da bisognisti a consumisti e ciò perdurò fino almeno alla grande crisi del 1929 dove ci fu un gran caos, cosa che comprenderemo meglio nella prossima conferenza quando si parlerà di banche e di denaro. Fatto sta che per i 12 anni successivi le cose cambiarono un po’. Le persone non volevano più, andavano un po’ contro le banche e le Corporations. In quel periodo il presidente Roosvelt si rese conto e si convinse che il mercato libero e le corporations non faceva il caso degli americani e quindi creò una sorta di nuovo accordo a livello industriale per poter creare qualcosa di diverso, per poter mettere un po’ di tranquillità in questo caos generatosi nel ‘29, ma, ovviamente, la cosa non andava per niente bene a queste grandi corporations, a queste grandi multinazionali e indovinate un po’ chi chiamarono? Di nuovo Bernays e questa volta strapagandolo, mettendogli a disposizione davvero delle risorse illimitate. Poté pagare, poté assoldare una tale schiera, una tale armata di public relations, di un’agenzia di pubblicità, di tutto ciò che gli potesse servire per installare nuove idee all’interno degli americani per far capire le virtù di queste grandi corporations… le virtù, l'utilità e la bontà di questi prodotti, tanto che si arrivò a pensare, come si pensa oggi, che l’America sia stata fatta dai businessmen, non dai politici: quindi, dalle persone del business, da chi fa affari, il sogno americano dov’è possibile fare un po’ di tutto e grazie a quest’enorme campagna pubblicitaria le corporations vinsero questa partita tra corporations e politici. Tant’è che oggi, allo stato attuale, i politici sono comandati, sono tenuti nelle mani, sono messi lì, appunto, dalle grandi corporations. Per comprendere meglio che cosa si è generato, le corporations, chi sono e quali grandi illusioni ci hanno infiltrato nella nostra testa, a partire da Bernays fino ad oggi.

Ovviamente, noi abbiamo parlato dell'America, ma le corporations sono multinazionali, questa mentalità è stata traslata un po in tutto il mondo e noi oggi, come abbiamo detto nelle precedenti conferenze, molti di noi oggi sono programmati per ottenere sempre di più e per continuare a comprare, comprare, comprare... anche cose che molto spesso non servono, ma che invece crediamo essere necessarie, per farci sentire di un valore più elevato. Quindi ciò è programmato dal più grande programmatore dell’epoca, Edward Bernays e poi cresciuto, modificato, corretto per arrivare fino a noi, ai giorni nostri.

Per terminare, vi consiglio di vedere un film, un bellissimo film: “Corporations”: è un film che in Italia credo non sia mai arrivato nei cinema, ma che si trova completo e sottotitolato in italiano su YouTube. Vi consiglio di vederlo, poiché viene spiegato che cosa sono arrivate a fare le corporations, che cosa possono fare, chi sono, come sono nate, quali sono i loro obiettivi e qual è la loro etica, purtroppo, visto che di etica non se ne può parlare e dove intendono arrivare.

Abbiamo visto prima le religioni, poi gli evoluzionisti e ora le corporations e siamo già ad un terzo ‘gradino’ di programmatori, per arrivare al prossimo articolo che sarà uno dei più importanti, in quanto cominceremo a parlare delle banche e del denaro: una delle più grandi illusioni per renderci schiavi… anche se sono tutte collegate, come capiremo.



(Trascritto da una videoconferenza di Daniele Penna)

Nessun commento:

Posta un commento